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CANTONERaddoppiano gli aiuti Ponte Covid

05.05.21 - 14:44
Da giugno l'importo massimo del primo richiedente sarà aumentato a 2'000 franchi.
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Raddoppiano gli aiuti Ponte Covid
Da giugno l'importo massimo del primo richiedente sarà aumentato a 2'000 franchi.
Le condizioni richieste per ottenere questo tipo di sostegno saranno inoltre meno severe.

BELLINZONA - Ampliare la cerchia dei potenziali beneficiari e prolungare fino a fine anno questa valida forma di aiuto sociale. È questo l’obiettivo che si è prefissato oggi il Consiglio di Stato accogliendo il Messaggio che propone l’adeguamento della Prestazione ponte COVID. I parametri che lo rafforzeranno saranno in vigore dal primo di giugno. 

Da 1'000 a 2000 - Diversi i criteri rivisti, in particolare quelli che definiscono le condizioni di accesso alla prestazione, tra cui allentamenti nei requisiti per l’unità di riferimento (nucleo familiare), l’abrogazione del limite dell’età ordinaria di pensionamento e l’adeguamento delle soglie che permettono di ottenere la Prestazione. Oltre a questo, l’importo massimo della Prestazione è aumentato a 2'000 franchi per il primo richiedente e 800 per ogni componente dell’economia domestica, ciò che permetterà di colmare meglio l’eventuale lacuna di reddito. Infine, la durata del periodo di validità del decreto è stata estesa fino a fine 2021.

A chi è in difficoltà - La Prestazione ponte COVID, già approvata dal Parlamento e realtà dallo scorso 1° marzo, è una misura supplementare e complementare al sistema federale e cantonale di sicurezza sociale ed agli aiuti puntuali erogati dalla Confederazione, dal Cantone, dai Comuni e dagli enti attivi sul territorio. Questa misura è rivolta alle persone che stanno attraversando un periodo di difficoltà economica a causa della pandemia di Coronavirus, con particolare attenzione ai lavoratori indipendenti e ai lavoratori dipendenti che non possono beneficiare di indennità ai sensi della Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI).

Centinaia di domande - Nel corso del mese di marzo sono state evase dai Comuni 480 domande, di cui 190 con esito positivo. Inoltre in 72 occasioni, grazie alla consulenza individualizzata, i cittadini sono stati indirizzati verso altri servizi o prestazioni di supporto.

Più efficacia - Durante le prime settimane, il DSS con la preziosa collaborazione dei Comuni, ha monitorato attentamente l’evoluzione della situazione e le esigenze espresse dai cittadini. Grazie all’esperienza maturata, con il Messaggio approvato oggi dal Consiglio di Stato si vuole rendere la Prestazione ponte COVID più efficace mantenendo il carattere mirato, straordinario e temporaneo.

Per chi è escluso da altre forme di aiuto - Le modifiche proposte e il ruolo molto importante di prossimità dei Comuni, chiamati ad accogliere ed evadere le richieste, permetteranno di rispondere in modo mirato alle persone che si trovano temporaneamente in difficoltà a causa della pandemia di Coronavirus e che sono escluse da altre forme di aiuti federali e cantonali.

Da giugno - Il Messaggio sarà sottoposto al Gran Consiglio. L’entrata in vigore della Prestazione con clausola d’urgenza è prevista per il 1° giugno 2021 e terminerà il 31 dicembre 2021.

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