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In Ticino per respirare yoga, la pandemia muta il turismo

CANTONEIn Ticino per respirare yoga, la pandemia muta il turismo

29.04.21 - 06:00
Il nostro cantone è un luogo ideale per praticare questa disciplina che unisce rilassamento e concentrazione
Ticino Turismo
Yoga in Val Bavona
Yoga in Val Bavona
In Ticino per respirare yoga, la pandemia muta il turismo
Il nostro cantone è un luogo ideale per praticare questa disciplina che unisce rilassamento e concentrazione
Il direttore di Ticino Turismo Angelo Trotta: «Si adatta perfettamente alla domanda globale del cosiddetto “turismo trasformativo”. Io stesso sono rimasto colpito dalla varietà di proposte che si possono trovare nel nostro territorio»

BELLINZONA - Il Covid ne ha accentuato i benefici, diventando una delle offerte più ambite nei paesaggi all’aperto, nel pieno rispetto del distanziamento. Tra le varie proposte messe in evidenza da Ticino Turismo sul proprio sito, vi è anche un’ampia sezione dedicata proprio a questa disciplina. Il direttore Angelo Trotta, esperto di marketing, ci conferma l’interesse crescente dei visitatori verso lo yoga. 

Perché i ticinesi e gli svizzeri richiedono lo yoga nelle loro mete?
«Si adatta perfettamente alla domanda globale del cosiddetto “turismo trasformativo”. Si è passati dall’esperienza del visitatore a contatto con l’abitante del luogo che lo coinvolgeva in un’attività particolare, come ad esempio la mungitura del bestiame su un’alpe, al passo della trasformazione interiore a diretto contatto con la natura».

Ticino Turismo ha dedicato una sezione speciale allo yoga nel suo sito per una promozione internazionale.
«Questa pratica risponde ad un trend crescente che, a seguito della pandemia, ha avuto un’ulteriore impennata. Il grado di preparazione di molti insegnanti ci permette di proporla in quattro lingue: al lido, nei boschi, in vetta, al parco o addirittura nel lago sullo stand up paddle. Al di là dei benefici per la salute di chi lo pratica, lo yoga ci offre la possibilità di rispondere a più esigenze».

“Chiunque può respirare. Dunque chiunque lo può praticare”. Il successo di questa disciplina indiana millenaria sta proprio in questo motto. Lei ha già fatto yoga?
«La frase si presta a diverse riflessioni. Personalmente, negli anni ho seguito molte lezioni di yoga, di buddhismo tibetano e zen, sia nei diversi paesi dove ho vissuto per lavoro, sia in Thailandia dove mi sono recato proprio per praticare questa disciplina. Al rientro in Ticino io stesso sono rimasto colpito dalla varietà di proposte che si possono trovare alle nostre latitudini».

Dopo una Pasqua di passione e la situazione pandemica che rimane incerta, Ticino Turismo si prepara a un rilancio in grande stile. Con quale campagna?
«Restiamo focalizzati sulla Svizzera, una scelta che ci ha permesso, lo scorso anno, di contenere le perdite.  Ci concentriamo sulla promozione della nuova mobilità interna del Ticino e sulla maggiore vicinanza del nostro cantone al resto del Paese. Con una particolare attenzione verso i turisti della Romandia, che negli ultimi tempi si sono riavvicinati alle nostre bellezze. Un’indagine di mercato che abbiamo condotto lo scorso anno ci ha confermato il desiderio dei turisti confederati di tornare da noi».

Il benessere resterà uno dei leit motiv?
«Certamente. Ricordo, inoltre, che il Ticino vanta una lunga tradizione come terra di benessere interiore. Le nostre peculiarità climatiche e atmosferiche hanno fatto sì che, ai primi del ‘900, venisse creata la Comunità del Monte Verità di Ascona, con intellettuali da tutta Europa che arrivavano da noi per praticare attività trasformative e spirituali a contatto con la natura».

«Una pratica millenaria che restituisce il tempo»
“Lo yoga non prende tempo, ti restituisce il tempo”. Tutta la vita si impronta sulla velocità e spesso sulla conseguente superficialità. La pratica dello yoga, e dello Yoga Ratna in particolare, permette di riscoprire l’importanza, la bellezza e l’eleganza di gesti eseguiti con lentezza e guidati da respiri coscienti e consapevoli. «L’ascolto del corpo è il punto di partenza che conduce alla concentrazione e meditazione», sottolinea Maestra Gabriella Cella, che da oltre 40 anni pratica lo Yoga Ratna. Un metodo di promozione della salute che previene lo squilibrio psicofisico e cura i più comuni disturbi. «Si può limitare ad un esercizio fisico con prerogativa sportiva per mantenere il corpo sciolto e flessibile, oppure può essere un vero e proprio viaggio alla riscoperta di se stessi. Non necessariamente deve diventare un nuovo stile di vita, ma offre l’opportunità di aumentare la consapevolezza delle nostre azioni e dei nostri pensieri», conclude la specialista.

 

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