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LUGANODa Dino al Texas trasloca il progetto Montessori

19.04.21 - 06:00
La promotrice Karen Gallo commenta la messa all'asta dell'edificio che ospitava la scuola poi chiusa dalle autorità
Tipress
Da Dino al Texas trasloca il progetto Montessori
La promotrice Karen Gallo commenta la messa all'asta dell'edificio che ospitava la scuola poi chiusa dalle autorità

SONVICO - Da Dino, frazione della frazione di Sonvico, agli States. «Il mio progetto di scuola Montessori non è morto, come malignava chi in tutti questi anni ci ha voluto male, ma ha semplicemente traslocato in un ambiente migliore, oltreoceano in Texas» afferma Karen Gallo, amministratrice della KKD Residence.

L’annuncio accompagna la messa all’asta il prossimo 1. luglio, da parte dell’Ufficio di esecuzioni, dell’edificio in piazza della Stazione a Dino, dove si trovava la scuola poi chiusa d’imperio dal Cantone nel 2012. «È stata una scelta voluta - spiega ancora la proprietaria -. Oggi nello stabile rimane un unico inquilino ma le entrate non bastano per coprire le spese amministrative dell’edificio. Abbiamo alla fine deciso di battere all’asta pubblica la proprietà».

Anche perché nel frattempo le energie oggi sono tutte destinate oltreoceano. «Nel progetto ticinese Montessori - ricorda Gallo - la mia famiglia, residente nel nord della California, ha investito oltre 2 milioni e mezzo di dollari per trasformare la proprietà di Dino in edificio scolastico e un altro mezzo milione nel 2012 per terminare i lavori». Gallo parla di un clima in Ticino sin da subito avverso al progetto che terminò con la revoca da parte del Cantone dell’autorizzazione alla scuola: «Sono quindi seguite tristi vicende, purtroppo anche penali, che hanno travolto la proprietà e direttamente anche me in prima persona. Nonostante la grande confusione creatasi in questi 10 anni e, al contrario di quanto taluni fantasticano, a tutt’oggi non si è ancora chiarito alcun aspetto».

Da questo epilogo, per Karen Gallo, «oggi ciò che più conta è che il progetto Montessori abbia ripreso ottimamente. Il sostegno e l’energia dei miei figli mi hanno portato a continuare a crederci. Peccato per il Ticino perché la scuola Dino sarebbe stata un fiore all’occhiello».

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