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Il rispetto del prossimo inizia con una passeggiata allo zoo

MENDRISIO Il rispetto del prossimo inizia con una passeggiata allo zoo

09.04.21 - 07:32
«Istruire oggi, per conservare domani»: il motto di Luca Bordoni che organizza tour educativi negli zoo
LUCA BORDONI
Il rispetto del prossimo inizia con una passeggiata allo zoo
«Istruire oggi, per conservare domani»: il motto di Luca Bordoni che organizza tour educativi negli zoo

MENDRISIO - L’obiettivo di Luca è educare riguardo al regno animale, nella speranza di un futuro più conservativo e rispettoso. Il giovane mendrisiense è un guardiano di animali selvatici che attualmente lavora al Natur- und Tierpark Goldau.

Come è diventato guardiano di animali selvatici?
«Dopo le scuole medie mi sono iscritto al Centro professionale di Chiasso. Tuttavia, la mia grande passione, fin da piccolo, sono stati gli animali. Durante il servizio militare sono venuto a conoscenza di questa professione e ho deciso di intraprendere l’apprendistato della durata di tre anni presso la Scuola medico-tecnica di Locarno».

Di cosa si occupa al Natur- und Tierpark Goldau?
«Della cura e della pulizia degli animali, della manutenzione delle recinzioni, come pure della preparazione del foraggiamento. Devo inoltre prestare attenzione allo stato mentale degli ospiti dello zoo, un aspetto molto importante in quanto, se trascurato, anche il fisico ne può risentire».

Come si garantisce il benessere psicofisico degli animali?
«Principalmente tramite gli arricchimenti ambientali: si tratta degli stimoli necessari alla manifestazione dei comportamenti tipici delle specie. È fondamentale offrire un’occupazione sia fisica che mentale agli animali. Per esempio, invece di lasciare il cibo nella classica ciotola, lo si può nascondere stimolando l’animale a sviluppare delle strategie per procurarselo».

Qual è stata la reazione degli animali all’assenza di visitatori durante il lockdown?
«Ho notato che le specie abituate a interagire con le persone sentono maggiormente la mancanza della clientela. Per molti animali, infatti, siamo noi umani il loro intrattenimento. Tra questi, hanno sofferto di più i primati che amano particolarmente giocare con le persone».

Come ha avuto l’idea dei tour educativi?
«Ad ottobre sarei dovuto andare in Sudafrica per lavorare in una riserva naturale con l’obiettivo di diventare guida safari, ma a causa della pandemia ho dovuto rinunciare. Ho quindi cercato di ridimensionare il mio progetto tramite i tour educativi nei parchi zoologici. Durante le quattro ore condivido le nozioni che possiedo sugli animali: tramite la conoscenza si può sperare in un futuro più conservativo e rispettoso».

L’accoglienza del pubblico è stata molto calorosa.
«Sì, soprattutto grazie alla mia pagina Instagram zookeeper_luca, in cui già da tempo trattavo temi legati alla sensibilizzazione. Inizialmente c’era richiesta soprattutto da parte delle coppie, mentre con il passare del tempo si stanno aggiungendo anche gruppi di 4-5 persone e famiglie. Ciò mi gratifica perché ho la possibilità di educare e al tempo stesso di intrattenere i più piccoli. Alcune persone mi ringraziano perché, tramite i tour, sono riusciti a superare piccole paure nei confronti degli animali».

Qual è l’obiettivo dei percorsi educativi?
«Oltre alla sensibilizzazione, fin da subito ho deciso di trattenere parte del ricavato per poi investirlo in progetti di conservazione quando potrò andare in Africa. In questo modo, tramite l’iscrizione, i clienti aiutano indirettamente a livello economico la protezione degli animali».

LUCA BORDONI

Parchi zoologici sempre più all'avanguardia
Spesso gli zoo sono oggetto di accuse, come quella di strappare gli animali al loro ambiente naturale. Luca Bordoni ammette che in passato le istituzioni zoologiche hanno commesso degli errori: «Negli anni ’70-’80, per esempio, gli spazi a disposizione degli animali non erano sufficienti. A partire dal 2005 circa, invece, i giardini zoologici si sono modernizzati grazie alla ricerca scientifica e alle nuove tecnologie». Luca sottolinea anche i miglioramenti nelle recinzioni: «Grazie alla ricostruzione dei loro habitat, gli animali possono esprimere il loro istinto. Oltre a ciò, le strutture moderne sono spesso attive nella conservazione della fauna e della flora. Lo zoo di Zurigo è un esempio virtuoso», spiega il guardiano degli animali. Il parco è infatti impegnato in svariati progetti come quello di Masoala in Madagascar, uno dei tre habitat più ricchi di specie al mondo.

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