Cerca e trova immobili
Test a tappeto alle elementari: «Partecipazione massiccia»

CHIASSOTest a tappeto alle elementari: «Partecipazione massiccia»

29.03.21 - 12:37
Il Direttore delle scuole fornisce un bilancio molto positivo: «Solo pochissimi bambini non son stati testati».
Ti-Press (Davide Agosta)
Test a tappeto alle elementari: «Partecipazione massiccia»
Il Direttore delle scuole fornisce un bilancio molto positivo: «Solo pochissimi bambini non son stati testati».
E sui risultati spiega: «Li attendiamo per domani pomeriggio. Fino ad allora le lezioni in presenza sono sospese».

CHIASSO - Sono stati effettuati questa mattina i test a tappeto presso le scuole elementari di Chiasso, confrontate di recente con alcuni casi di coronavirus e con la conseguente quarantena di alcune classi.

Un provvedimento, deciso negli scorsi giorni dall'Ufficio del medico cantonale e che ha toccato allievi, docenti e personale scolastico, che è stato preso per fronteggiare la diffusione delle nuove varianti in un contesto in cui i bambini non sono obbligati a portare la mascherina. In effetti, come spiegato dal Decs la scorsa settimana, ora basta un solo caso positivo per mandare in quarantena l'intera classe.

La Direzione della scuola, in una lettera inviata ai genitori, faceva affidamento su un'adesione di massa ai test salivari non obbligatori. E sembra che il messaggio sia passato. «È andato tutto bene», precisa telefonicamente il Direttore dell'Istituto comunale di Chiasso Carlo Formenti. «Siamo molto contenti perché la partecipazione al test è stata massiccia sia tra i bambini che tra i docenti e non abbiamo riscontrato problemi di nessun genere. Gli allievi sono stati accolti in classe e hanno aspettato il loro turno facendo le loro attività. È stato un po' più lungo di quello che ci aspettavamo, ma tutto è andato per il meglio».

In totale circa 240 i bambini si sono sottoposti al provvedimento, anche se il Direttore non può fornire cifre esatte. «Non avendo il dettaglio di ogni classe non posso dire quanti fossero gli assenti. Ma vedendo così in generale lo hanno fatto praticamente tutti». Sono infatti pochissimi i genitori che hanno preferito non mandare a farsi testare i propri figli. «Un paio di loro - precisa Formenti - mi ha scritto durante il weekend dicendo che non avrebbe portato il figlio a scuola. Ma sono proprio pochissimi casi». 

Intanto le lezioni fino a martedì proseguiranno a distanza. L'Istituto è infatti chiuso in attesa dei risultati che arriveranno domani alle 17.00. «Tutti gli allievi devono stare a casa in quarantena». La speranza è che si possa riaprire mercoledì. Ma tutto dipenderà, naturalmente, dall'esito dei tamponi. Dovessero esserci molti positivi, infatti, il rischio è quello che tutto l'Istituto finisca in quarantena, come già accaduto in passato a Morbio.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

vulpus 3 anni fa su tio
Sono iniziative inutili e dilatorie . A cosa serve fare un test a tappeto, quando domani il bambino viene a contatto con una persona ammalata e poi la divulga a chi gli stà attorno?Come la storia delle mascherine: prima non servivano perchè non c'erano. Poi sono arrivate le distanze e l'igienizzazione. Poi le mascherine indispensabili negli assembramenti. Ora quando si esce di casa stà diventando obbligatoria , con la scusa dei turisti. Chssà quando saranno disponibili i vaccini cosa si inventeranno. Non ci sono vaccini... arriveranno, sono in viaggio ecc ecc. Ma nessuno ha pensato che sarebbe forse meglio sviluppare delle medicine che curino chi si ammala, e che sarebbe molto più semplice?

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a vulpus
I medicinali che curano ci sono eccome, c'erano già prima, ma non sono appannaggio di quelli là. Meglio riempire le persone di metalli, cellule di scimmia e di feti umani. Poi possono immettere sul mercato la cura al vaccino. Così si creano i clienti del futuro.

fapio 3 anni fa su tio
Mi piacerebbe capire la motivazione di un genitore che proibisce al proprio figlio di essere testato...

Leonardo-P 3 anni fa su tio
I bambini mandati a testarli come bestiame al macello. Eppure pensavo che 80 anni fossero bastati per non usare l’umanità come laboratorio.
NOTIZIE PIÙ LETTE