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CANTONEIl Consiglio di Stato appoggia le misure di Berna

20.03.21 - 10:39
Bellinzona condivide la visione «prudente» sulle riaperture e conferma fino al 18 aprile le disposizioni in vigore.
Ti-Press
Il Consiglio di Stato appoggia le misure di Berna
Bellinzona condivide la visione «prudente» sulle riaperture e conferma fino al 18 aprile le disposizioni in vigore.
Il Governo ticinese fa poi un appello alla popolazione di rispettare (ancora) le regole. «Siamo consapevoli della stanchezza che serpeggia tra la gente, ma consideriamo fondamentale che tutti aderiscano a questo sforzo collettivo».

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato condivide e appoggia le misure prese ieri dal Consiglio federale, che - a causa di una situazione epidemiologica molto fragile a causa della notevole diffusione delle nuove varianti - ha per ora deciso di congelare le previste riaperture. «La situazione epidemiologica in Svizzera e in Ticino è segnata da un aumento del numero di contagi e impone quindi la massima prudenza», precisano da Bellinzona.

Per questo motivo, il Governo cantonale ha confermato per il periodo fra il 22 marzo e il 18 aprile le disposizioni attualmente in vigore. «L’unica modifica - sottolinea l'Esecutivo cantonale - riguarda il numero di persone per gli incontri privati al chiuso che passano da un massimo di cinque a un massimo di 10 persone».

«Continuare a seguire le regole» - Poi il Consiglio di Stato lancia un appello «sulla grande importanza» di continuare a seguire le disposizioni di comportamento che contribuiscono a limitare la diffusione del coronavirus: indossare correttamente la mascherina, mantenere le distanze, lavarsi frequentemente le mani e farsi testare al minimo sintomo. «Siamo consapevoli della stanchezza che serpeggia tra la popolazione ticinese, dopo più di un anno di pandemia e di misure restrittive - precisa il Consiglio di Stato - ma consideriamo fondamentale che tutti aderiscano a questo sforzo collettivo di responsabilità».

Mascherine all'aperto - Il Consiglio di Stato, poi, ringrazia quei Comuni (Ascona, Lugano e Locarno) che hanno già risposto positivamente all’invito, lanciato qualche giorno fa, d'introdurre l’obbligo d'indossare la mascherina negli spazi aperti molto frequentati. «Si tratta di un provvedimento efficace che si presta bene per gli spazi pubblici – centri urbani, zone di svago, aree a bordo lago, ecc. – per i quali è lecito prevedere un forte afflusso di persone soprattutto nel prossimo periodo pasquale». L’auspicio del Governo è quindi che questo invito «possa essere accolto positivamente dal maggior numero di Comuni in modo da creare un'uniformità di disposizioni sul territorio cantonale».

La campagna vaccinale - Infine il Governo parla della campagna di vaccinazione che sta procedendo «a un ritmo crescente» e vedrà settimana prossima l'inizio delle vaccinazioni anche nella categoria delle persone con malattie croniche ad alto rischio. «È un altro importante passo - conclude il Consiglio di Stato - che speriamo possa condurci a breve alla fine della crisi e al ritorno alla normalità. Ricordiamo che finora in Ticino sono 53 mila le dosi somministrate e oltre 22 mila le persone che hanno già potuto ricevere una vaccinazione completa».

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COMMENTI
 

volabas56 3 anni fa su tio
Come molte malattie verificatesi nel corso dei secoli, anche con questa si arrivera' alla normalita' quando tutti saranno vaccinati ( ovvio nella massima sicurezza), altrimenti sara' un continuo passarsi il contagio.

Didimon 3 anni fa su tio
Le vostre regole.. Ora io farò le mie... E dobbiamo convivere con noi stessi non con il virus.. Popolo ribellione.. O saremo un mondo in dittatura

ciapp 3 anni fa su tio
che circo ! certo che quando si hanno i piedi al caldo con oltre 20mila fr al mese di paga é facile appoggiare qualsiasi cosa ! mi ricordero' alle prossime votazioni

Um999 3 anni fa su tio
Risposta a ciapp
Il bello che questi non stanno appoggiando niente, OPS .. forse qualcosa si .. rischio di essere censurato. Ci stanno bloccando, come già scritto nel post precedente, ma possibile che non sono riusciti ad acquistare 8 milioni di dosi? Poi conta poco se uno vuole o no vaccinarsi, rimane il fatto che la Svizzera (ricca, organizzata, funzionale e precisa) non è riuscita in questo intento o semplicemente non vuole che secondo me è la cosa più plausibile.

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a ciapp
Idem

Um999 3 anni fa su tio
Io mi sto domandando da un bel po’: ma uno stato come la Svizzera pieno di risorse, con fior fiore di aziende farmaceutiche sul territorio, ma possibile che non è riuscita ha trovare una soluzione per acquistare 8 Milioni di dosi che poi sono quanto una regione italiana tipo la Sicilia o Lombardia? Lasciamo stare se poi uno di violìni no vaccinare, ma il punto rimane che i conti non tornano. Qualcuno potrebbe darmi qualche spiegazione plausibile, prego non slogan pro o contro. Grazie.

Ro 3 anni fa su tio
Vaccinazioni 24 ore su 24, 7 giorni su 7 appena possibile. Non ci sono altre vie percorribili. Bisogna salvare l’estate/autunno 2021.
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