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CANTONEA caccia di clienti del sesso in Ticino

04.03.21 - 06:00
Qui i locali erotici sono chiusi. Altrove c'è chi può restare aperto. Il direttore dell'Oceano: «Una totale incoerenza»
Imago (immagine illustrativa)
A caccia di clienti del sesso in Ticino
Qui i locali erotici sono chiusi. Altrove c'è chi può restare aperto. Il direttore dell'Oceano: «Una totale incoerenza»
Nel frattempo le prostitute sono “emigrate” oltre San Gottardo. Ma anche le strutture ancora attive lavorano «in perdita»

LUGANO - Dall'inizio della pandemia, in Ticino i locali erotici contano già 190 giorni di chiusura. La piu recente (che è ancora in vigore) è scattata lo scorso 22 dicembre, assieme a bar e ristoranti. Eppure la restrizione relativa al mercato del sesso non vale per tutta la Svizzera: in più cantoni l'attività prosegue nonostante il coronavirus.

E c'è ora chi va a caccia di clienti oltre i confini cantonali, in particolare laddove i locali devono restare chiusi. Per esempio in Ticino, dove di recente sono spuntati i manifesti di un “sauna club” di 3'000 metri quadri con sede nel Canton Svitto. Una situazione, questa, che non manca di suscitare malcontento nel settore delle luci rosse ticinesi.

«Nella lotta contro il coronavirus c'è una totale incoerenza: com'è possibile che ristoranti e terrazze sulle piste da sci debbano chiudere in tutto il paese, ma in determinati cantoni possano invece restare aperte le strutture erotiche?» ci dice Bernhard Windler, direttore dell'Oceano di Pazzallo. «È una situazione che stiamo vivendo malissimo».

Riaprire sì, ma «in sicurezza» - Per Windler ora non si tratta di fare pressione sulle autorità perché i locali erotici ticinesi possano riaprire. «Per me la sicurezza sanitaria viene prima di tutto» ci dice, spiegando che è fondamentale che dapprima si esca da questa situazione in modo da poter riaprire «in tranquillità». Dall'inizio dell'emergenza, anche per le strutture ticinesi c'era comunque stata una ripresa dell'attività: lo scorso giugno i locali avevano potuto riaprire nel rispetto dei piani di protezione previsti per il settore.

Al lavoro oltre San Gottardo - Ma altrove, come detto, si sta ancora lavorando. E non soltanto nel club svittese che si fa pubblicità in Ticino. Le prostitute di solito attive nel nostro cantone sono al momento “emigrate” a Berna e a Basilea Campagna, come ci dice ancora Windler. Lo stesso sembra valere per i clienti: di recente - lo scriveva 20 Minuten - all'esterno di un club bernese si era formata una lunga fila di persone provenienti da svariati cantoni.

Aperti, ma in perdita - Si sarebbe tuttavia trattato di una serata eccezionale. Secondo il responsabile del locale in questione, attualmente le strutture del sesso starebbero vivendo un momento difficile, anche quelle che non sono costrette alla chiusura: «Si lavora in perdita».

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