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Scatta la maxi campagna: tra i primi vaccinati del Ticino ci sono loro

CANTONEScatta la maxi campagna: tra i primi vaccinati del Ticino ci sono loro

04.01.21 - 13:44
Lotta contro il Covid: è il V-Day. Si parte dalle case per anziani. Dietro le quinte del Solarium di Gordola.
Tio/20Minuti
Un ospite del Solarium riceve il vaccino anti Covid.
Un ospite del Solarium riceve il vaccino anti Covid.
Scatta la maxi campagna: tra i primi vaccinati del Ticino ci sono loro
Lotta contro il Covid: è il V-Day. Si parte dalle case per anziani. Dietro le quinte del Solarium di Gordola.
Uno dopo l'altro, gli ospiti della struttura ricevono la loro dose. Il racconto dei protagonisti.

GORDOLA - Il primo ad accoglierci è Eliano Catelli, il "padrone di casa", il direttore. Siamo alla casa per anziani Solarium di Gordola. È lunedì 4 gennaio, il giorno del V-Day per la Svizzera italiana (e non solo). Uno dopo l'altro, gli ospiti della struttura ricevono la loro dose del vaccino Pfizer BioNTech. «Oggi indicativamente – spiega Catelli, che è anche presidente dell'associazione che raggruppa le case per anziani ticinesi (ADiCASI) – vaccineremo circa una settantina di persone, 40 residenti e 30 collaboratori. Nei prossimi tre giorni contiamo di raggiungere la totalità degli iscritti, vale a dire circa 180 persone». 

In arrivo altre dosi – Attualmente sono 1.690 le dosi del vaccino Pfizer BioNTech consegnate a una quindicina di case per anziani ticinesi. Entro il 7 gennaio verranno distribuite ulteriori 2.755 dosi che raggiungeranno circa 40 strutture. L'obiettivo è quello di arrivare nei giorni successivi a completare la somministrazione dei 7.735 vaccini destinati a residenti e collaboratori in tutte le case per anziani della Svizzera italiana.

Altre adesioni in vista – Al Solarium di Gordola l'adesione è praticamente massima (ben oltre il 90%) per quanto riguarda gli ospiti. Più contenuta per i dipendenti. A scegliere di farsi vaccinare al Solarium per ora è il 60% dei collaboratori. Una proporzione che vale un po' per tutte le case per anziani "nostrane". «Non va dimenticato – riprende Catelli – che la campagna di adesione al vaccino è iniziata sotto le feste. Immagino che nelle prossime settimane avremo altre adesioni da parte del personale. Qualcuno ha dei dubbi? Ci può stare. Io il vaccino l'ho fatto e sono contento. In questo periodo sono stati fatti tanti sacrifici da parte di residenti, famigliari e collaboratori. Oggi è una giornata carica di entusiasmo». 

Parla chi ha già ricevuto il vaccino – La casa per anziani di Gordola si presta molto dal punto di vista logistico per effettuare le vaccinazioni. Gli ospiti arrivano accompagnati dagli infermieri. E ricevono la loro dose. Il richiamo è previsto tra 3 settimane circa. Nel grande salone incontriamo Armida Gambonini, una simpatica signora di 90 anni. «Come mi sento dopo avere fatto il vaccino? Come prima. Lo aspettavo, certo. Speriamo che si torni un po' alla normalità». 

Tutta la pandemia in casa per anziani – Ruth Treichler, 84 anni, è altrettanto contenta. «Sono arrivata qui a novembre del 2019. Quindi ho vissuto tutta la pandemia in casa per anziani. È stato molto duro. Stava davvero iniziando a diventare pesante. Per fortuna che qui il personale è davvero bravo». 

Un'epoca infinita – Ettore Politta, 85 anni, racconta il suo V-Day in dialetto gordolese. «La puntura è andata bene. E adesso vediamo cosa succede. Aspettavo questo giorno». «È andato tutto benissimo. Sono abituato ai vaccini», ironizza Gianluigi Zaina, 82 anni. Tra i neo vaccinati c'è anche un infermiere, Luca Giorgetti: «La puntura è stata indolore. Sono stati mesi difficili, sembra che abbiamo attraversato un'epoca infinita. Tutto questo è stato stressante. Col vaccino vedo un po' la luce, lo consiglio». 

Quindici minuti sotto controllo – Chi ha appena fatto la vaccinazione si ferma per almeno un quarto d'ora in un'altra sala. Il motivo lo indica Franco Tanzi, responsabile dell'area medica di ADiCASI. «Di solito gli eventuali effetti collaterali subentrano nei primi 15 minuti dopo l'iniezione. Queste persone sono dunque sotto osservazione per un quarto d'ora e poi possono proseguire la loro giornata». 

Un passo molto atteso – «Non siamo ancora ovviamente tornati alla normalità – fa notare Viviana Spagnoli, responsabile formazione di ADiCASI –. Però questo era un passo molto atteso da tutti. Non sono stati mesi facili per le case per anziani. Tutte le strutture della Svizzera italiana hanno dato il loro benestare di fronte al vaccino. Quello che vediamo oggi a Gordola, sta accadendo anche altrove». 

Da settimana prossima vaccinazioni anche per "gli altri" – Anna De Benedetti, caposervizio vigilanza e qualità per l'Ufficio del medico cantonale, ribadisce quali saranno le tappe che ci attendono. «Oggi sono iniziate le vaccinazioni all'interno delle case per anziani. Da settimana prossima partiranno, a Rivera, le vaccinazioni per gli ultra 85enni che non vivono in case di riposo. E in seguito per le altre categorie a rischio. Saranno settimane intense».  

 

 

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