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BELLINZONAMamme col SUV scatenate: ancora un po' ed entrano in classe

25.09.20 - 17:07
Nuove segnalazioni dalla zona delle scuole nord. Il municipale Roberto Malacrida: «Chiediamo più rispetto».
Foto Lettore Tio/20Minuti
Mamme col SUV scatenate: ancora un po' ed entrano in classe
Nuove segnalazioni dalla zona delle scuole nord. Il municipale Roberto Malacrida: «Chiediamo più rispetto».
Il fenomeno si ripresenta (non solo nella capitale) in particolare quando piove. E ora ci si mette pure il Covid: «C'è la paura che i bimbi si prendano il raffreddore».

BELLINZONA - È un normale venerdì di pioggia a Bellinzona. Sono le 11.30 circa. Nei pressi delle scuole comunali nord va in scena il "solito" caos. Con mamme scatenate che, quasi, entrano in classe coi loro macchinoni. Mamme col SUV, e non solo. Una situazione insostenibile, secondo diversi residenti. E anche Roberto Malacrida, capo del Dicastero scuola, è deluso e preoccupato. «In particolare – osserva – la trovo una grave mancanza di rispetto verso quei genitori che rispettano giustamente le regole e non si comportano in maniera invadente». 

Non accade solo nella capitale – Si tratta di una situazione che, periodicamente, si verifica anche in tante altre località della Svizzera italiana. Condizioni analoghe le ritroviamo anche nel Locarnese, nel Luganese, nel Mendrisiotto, in più località. Il caso di Bellinzona, e più nello specifico delle scuole nord, tuttavia, è emblematico. Perché le autorità e i docenti stanno facendo tutto il possibile per arginare il fenomeno. «Il collega di Municipio Simone Gianini, capo del Dicastero territorio e mobilità, ad esempio, ha lavorato parecchio su questa tematica».

Correttivi ignorati – Già. Nel corso degli anni sono stati introdotti vari correttivi. E ora vi è pure un agente di sorveglianza sul posto. «Un professionista che tuttavia non può arrivare dappertutto. Ci sarebbero delle aree apposite in cui i genitori possono aspettare i bambini. È pazzesco come alcuni facciano finta di nulla». Creando tra l'altro condizioni di pericolo per i pedoni, come sottolinea una residente che, esasperata, si è rivolta alla redazione di Tio/20Minuti. Affranta si sfoga: «Non cambierà nulla finché qualcuno non ci rimetterà le penne». 

L'ansia che primeggia – Perché il messaggio non riesce a passare? Malacrida ha una sua teoria. «Penso che ci vorrà tempo. A predominare è l'ansia di alcune mamme. In particolare perché nei giorni di pioggia c'è il rischio che i bimbi si prendano un raffreddore».

Chi si ammala, non va a lezione – E qui subentra anche il problema del Covid-19. Chi si ammala, anche leggermente, non può frequentare le lezioni. La regola vale per tutte le scuole del Ticino. «Può essere che questo fattore abbia contribuito ad alimentare le paure di determinati genitori. Io vorrei fare un appello al buonsenso. Chiediamo un po' più di rispetto». 



 

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