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LUGANOA Brè riscoperta una mela “dimenticata”

26.08.20 - 10:52
Ecco i risultati della mappatura degli alberi da frutta sul territorio di Lugano. Si contano anche banani e avocadi
Città di Lugano
Una selezione delle specie mappate sul territorio di Lugano.
Una selezione delle specie mappate sul territorio di Lugano.
A Brè riscoperta una mela “dimenticata”
Ecco i risultati della mappatura degli alberi da frutta sul territorio di Lugano. Si contano anche banani e avocadi

LUGANO - A Lugano ci sono soprattutto meli. Ma anche fichi, susini, avocadi e pompelmi. Sono 236 gli alberi madre di 25 specie frutticole censiti nell'ambito del progetto di mappatura delle antiche varietà di piante da frutto sul territorio cittadino.

Con 81 alberi, il melo è la specie più frequente. Seguono il fico comune con 25 piante, 22 susini, 20 ciliegi, 10 cachi, 9 ulivi, 8 peri, 7 albicocchi, castagna, gelsi (di cui due bianchi), noci e viti europee, 6 amarene, 5 peschi, 2 nespoli del Giappone, kiwi e nespoli comuni. Sono stati trovati anche un esemplare di avocado, banano, corniolo, kumquat, limone, pompelmo e ribes.

Il team di ricerca ha suddiviso gli alberi in tre categorie: le specie classiche (di cui fanno parte albicocchi, cachi, castagni, ciliegi, fichi, kiwi, meli, noci, peri, peschi, susini, ulivi e viti); le specie dimenticate o frutti minori (che comprendono amarena, corniolo, gelso e nespolo) e le specie insolite (come avocadi, banani, fichi d’india, kumquat, limone, pompelmo ecc.) che, sebbene non tipiche della regione, rappresentano un dato interessante.

Piante con una storia - Laddove possibile, per ogni albero censito sono state raccolte testimonianze di chi conosce gli esemplari in questione, in modo da ricostruire, pezzo per pezzo, le nostre tradizioni legate alla frutticoltura: i nomi attribuiti alle specie nei dialetti locali, le ricette con cui si conservavano i frutti, le usanze e le storie legate al raccolto. Tutte informazioni estremamente preziose che rischiano di andar perse insieme agli ultimi esemplari degli alberi madre e agli ultimi testimoni del passato agricolo della città e dei suoi dintorni.

Ritrovata la pòm rose - Nel corso della mappatura (si trattava della prima tappa del progetto) ci sono anche state delle sorprese. La più importante è stata la scoperta, a Brè, di una varietà di mela che si credeva estinta: la pòm rose, anche detta rosé, il cui nome ricorda la polpa rosata del frutto. Si tratta di un genotipo unico a livello svizzero che va a completare la Collezione di antiche varietà del patrimonio nazionale.

Il progetto - Il progetto di mappatura era stato lanciato nel giugno 2019. La prima tappa - condotta dal team guidato da Muriel Hendrichs (l’alberoteca), in collaborazione con Maurizio Cerri (Amici del torchio di Sonvico) e Manuela Ghezzi (ProSpecieRara) - si è conclusa lo scorso marzo. Il lavoro proseguirà fino al 2022.

Gli alberi sono stati individuati in dieci tra quartieri e rioni di Lugano: Sonvico, Pazzallo, Gandria, Brè, Dino, Villa Luganese, Lugano, Ruvigliana, Figino e Pregassona.

Un nuovo sito per Lugano al verde

A cinque anni dalla nascita di Lugano al verde, il sito si è trasformato: da semplice blog è diventato una sorta di archivio aperto che contiene (quasi) tutto il lavoro fatto e quello in corso. La consultazione dei contenuti è resa ora più facile dalla possibilità di navigare secondo filtri.

“Natura in città” permette di reperire i post che raccontano di piante o animali incontrati nel centro di Lugano e nei quartieri periferici; “Sentiero di Gandria” raccoglie i post botanici delle piante che crescono lungo il sentiero, molte delle quali appartenenti alla Lista rossa delle specie minacciate in Svizzera; “Giardini tematici” raccoglie informazioni sui giardini e i frutteti che, negli anni, sono stati coltivati in città per promuovere la biodiversità e sensibilizzare la popolazione. Alla voce “Progetti” si trovano i molti eventi e azioni realizzati o sostenuti da Lugano al verde.

Tutti i post confezionati per presentare le piante più curiose dei Giardini tematici, per scoprire la natura che si ribella alla città o per far conoscere le preziosità del Sentiero di Gandria, si possono trovare, in ordine alfabetico, selezionando “Schede botaniche”. Da sempre la comunicazione gioca, in Lugano al verde, un grande ruolo. Per questo tutti i prodotti realizzati sono raccolti in una voce a parte. Così il libricino degli odori, i video di sensibilizzazione all’uso dell’acqua potabile, i nostri manifesti, le bustine, le cartoline e chi più ne ha più ne metta, si trovano, oltre che nel progetto a cui fanno riferimento, anche sotto “Comunicazione”.

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