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MASSAGNONuova opposizione contro il 5G

21.08.20 - 15:34
Sono 69 i cittadini che hanno firmato contro la sostituzione di antenne in via San Gottardo.
tipress (archivio)
Nuova opposizione contro il 5G
Sono 69 i cittadini che hanno firmato contro la sostituzione di antenne in via San Gottardo.
Per loro sarebbero pericolose anche in quanto vicine «alla casa anziani del paese e poco distanti da due asili e dalla scuola elementare»

MASSAGNO - Un'opposizione sostenuta dalle firme di 69 cittadini e concernente la posa di un'antenna 5G (o presunta tale), in via San Gottardo. «Proprio di fianco alla casa anziani del paese e poco distante da due asili e dalla scuola elementare», sottolineano i firmatari. È quanto presentato oggi al Municipio di Massagno. La motivazione? «L’aggiornamento tecnico dell’impianto di telefonia mobile con cambio delle antenne, è potenzialmente pericoloso per tutti i cittadini di Massagno» sostengono.

Questi ultimi sono «inquilini o proprietari di stabili siti all’interno del raggio di opposizione stabilito dalla relazione tecnica annessa alla domanda di costruzione». Quindi motivano così la decisione di opporsi al cambio di antenne: «Innanzitutto nell’incarto non è esplicitato si tratti di tecnologia 5G, ma dalle schede tecniche risulta evidente che lo possa essere. Con questo procedere, sia il committente, sia il Comune, hanno contrastato illegalmente e impropriamente il diritto di opposizione di tutti gli abitanti del comprensorio toccato, poiché il loro diritto all’opposizione deve basarsi su informazioni corrette e complete che sono da riportare nella domanda di costruzione».

Per i firmatari, l’innocuità delle onde emesse dalle istallazioni di antenne di telefonia mobile di nuova generazione (come il 5G), d'altra parte, «non è ancora stata provata». «Lo studio ordinato dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) - proseguono - ha dimostrato che vi è assoluta incertezza sullo sviluppo della tecnologia 5G, con cinque ipotesi di lavoro per il futuro, molto contrastanti tra loro».

In conclusione, per gli oppositori, vige «il principio di precauzione ancorato nella nostra legislazione federale» che «deve essere applicato in quest’ambito. È di fondamentale importanza garantire la sicurezza e la salute della popolazione del nostro Comune come pure di tutto il Cantone, rinunciando per ora ad ogni tipo di installazione e di infrastruttura di questo tipo come pure al potenziamento di quelle esistenti».

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