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«A Lugano ho trovato un luogo dove non sentirmi straniera»

MERCATO LUGANO«A Lugano ho trovato un luogo dove non sentirmi straniera»

17.09.20 - 21:05
Tara è una storica ospite del mercato del sabato. I gioielli etnici e le pietre sono la sua passione
TK
«A Lugano ho trovato un luogo dove non sentirmi straniera»
Tara è una storica ospite del mercato del sabato. I gioielli etnici e le pietre sono la sua passione
La sua bancarella è apprezzata almeno quanto la sua simpatia e la sua voglia di raccontare la sua storia

Per gli amici è Tara. Sono 35 anni che i suoi gioielli etnici vengono sfoggiati da chi capita in piazza San Rocco e ha voglia di scambiare con lei due chiacchiere. Di cose da dire Tara ne ha tante. La sua, d’altra parte, è una vita fatta di viaggi e multiculturalità.

«E alla fine ho scelto Lugano. Sono felice qui in Ticino», ci racconta. Qui Tara dice di aver trovato una cosa importante: «Un luogo dove non sentirmi straniera, e dove respirare cultura, musica. Un luogo internazionale dove ogni sabato, con la mia bancarella, riesco a parlare con persone da tutto il mondo». 

In Ticino, d’altra parte, è nata anche la sua altra grande passione: «Sono arrivata incinta di mia figlia, Romina. Oggi musicista 35enne». Ed è da qui che Tara è partita centinaia di volte per i suoi viaggi. «Ho raccolto pietre, coralli, turchesi, argenti. Ho fabbricato i miei gioielli. Oggi giro meno, ma in questi anni ho respirato cultura, musica, musei». 

Nata a Berlino, da padre ungherese, Tara è arrivata degli Stati Uniti a soli tre anni. E lì è cresciuta, frequentando la Columbia University. Fino al 1985, anno in cui si è trasferita nella Svizzera italiana. «Adesso vivo a Bedano, nel bosco, con tanti animali».

Qui avviene la gran parte delle sue produzioni. E anche se oggi Tara gira di meno, non manca di andare alla ricerca di gioielli da proporre e che abbiano un sapore etnico. Come lei. Nonostante gli affari non vadano più come una volta. «Oggi la gente segue la tecnologia. Una volta si passava da me anche per un regalino alla festa della mamma». 

«Ovviamente - sottolinea - non è questa la mia unica occupazione. Ho insegnato per tanto tempo e tengo lezioni d'inglese. Ma il mercato resta per me un’occasione speciale. Ogni sabato incontro gente, e ne esco sempre arricchita. Umanamente e culturalmente. E poi, ormai conosco tutti i cani che passano a Lugano. E ho sempre qualcosa per loro». 

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