L’accusa di un cittadino ai collaboratori del negozio Aldi. Che si difende: «Non è vero, e comunque ce n’è per tutti»
MORBIO INFERIORE - Martedì 5 maggio Aldi ha messo in vendita le mascherine monouso a 70 centesimi, in scatola da 50 pezzi (34,90 franchi). Un cittadino che si era recato in negozio per acquistarle, ha lanciato un’accusa: «A Morbio Inferiore e Chiasso i dipendenti frontalieri della catena hanno fatto incetta di mascherine, magari per poi rivenderle al di là del confine singolarmente e a prezzi gonfiati».
L’uomo riferisce anche di avere assistito a «una discussione animata tra una cassiera e un cliente». «Lei gli ha urlato che anche loro (frontalieri) le pagano come tutti e che potevano quindi acquistarne quante ne volevano», racconta.
Affermazioni che Aldi rispedisce al mittente, sottolineando come «in questo periodo» abbiano «deciso di mettere in vendita le mascherine a prezzo di costo contribuendo attivamente a sostenere la popolazione».
«In tutto il Ticino si è riscontrata una richiesta importante e nettamente superiore al resto del Paese - aggiunge il portavoce Angelo Geninazzi -. A fronte di tale domanda alcune filiali sono rimaste senza il prodotto, tuttavia questa situazione è stata risolta in poco tempo organizzando della merce aggiuntiva».
Per quanto riguarda il caso sollevato, Aldi aggiunge che «tutto il personale, sia esso residente o frontaliere, ha il diritto di acquistare per uso proprio le mascherine messe in vendita». Ma nega che i dipendenti abbiano fatto «incetta di tale articolo».
Le direttive aziendali prevedono infatti che «le quantità vendute sono da limitarsi al consumo famigliare». E per il tempo passato al lavoro e l’utilizzo in filiale i collaboratori ricevono inoltre il materiale necessario a proteggersi.