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CANTONEAnche la manutenzione dei sentieri risente del covid

13.05.20 - 11:43
Per quest'anno previsti meno fondi. E i lavori sono in ritardo a causa dello stop imposto dal virus
tipress (archivio)
Anche la manutenzione dei sentieri risente del covid
Per quest'anno previsti meno fondi. E i lavori sono in ritardo a causa dello stop imposto dal virus

Il Covid-19 sta avendo il suo impatto anche sulla rete dei sentieri. Dal 22 marzo al 16 aprile ogni attività non essenziale, inclusa la manutenzione dei sentieri ha dovuto essere interrotta. Seguendo le regole del settore edilizio, in seguito è stato permesso di riprendere il lavoro, seppur con una serie di limitazioni e regole la cui attuazione ha comportato un certo scombussolamento e nelle prime settimane certamente un calo della produttività.

Ma la manutenzione dei sentieri si è trovata confrontata con un problema ben più grande. Il sistema di finanziamento che da oltre vent’anni garantisce la qualità dei sentieri ticinesi è in crisi. È noto infatti che la manutenzione e il miglioramento dei sentieri è finanziato per circa 1/3 dallo Stato sulla base di un credito quadro quadriennale e per 2/3 dagli introiti delle tasse turistiche riscosse dalle Organizzazioni turistiche regionali (OTR) e impiegate direttamente sul territorio.

Proprio queste ultime, come si può ben immaginare, con la chiusura degli esercizi turistici e l’impossibilità di viaggiare subiranno verosimilmente un importante calo nel 2020 e probabilmente anche nel 2021. Se nel Mendrisiotto è stato possibile riprendere tempestivamente l’attività della piccola squadra di manutenzione operando riduzioni sulle altre attività dell’ente, nel Bellinzonese e Alto Ticino si è puntato sulla pulizia e le segnalazioni, rinviando gli interventi meno urgenti. Luganese e Locarnese hanno dovuto procedere per gradi nella ripresa dell’attività e la piena operatività del personale si è avuta dall’11 maggio.

A livello cantonale tuttavia si stima che il budget 2020 della manutenzione sarà ridotto da 4,3 mio a 3,1mio di franchi. Per tutti gli attori coinvolti si tratta di «un compromesso doloroso che vede comunque al centro la ferma volontà di mantenere in buono stato i sentieri, che saranno il perno del rilancio turistico dei prossimi anni - sottolinea Stéphane Grouanuer, Presidente di TicinoSentieri -. Nell’ambito degli incontri della Commissione cantonale dei sentieri si discuterà dei possibili accorgimenti».

Qual è lo stato dei sentieri?
«Nel complesso si prevede che il budget 2020 della manutenzione sarà ridotto di 1,2mio di franchi. Usciamo da un inverno mite che in generale non ha comportato gravi danni ai sentieri. Tuttavia i primi mesi dell’anno sono tradizionalmente utilizzati per la pulizia e il ripristino di base dei sentieri dopo la stagione fredda. Questa operazione ha accumulato un importante ritardo. Se normalmente ai primi di maggio circa il 60% della rete è stato controllato, quest’anno la percentuale si aggira sul 10%. Questa attività sarà recuperata e la percorribilità della maggior parte dei sentieri sarà garantita per l’estate. Si procederà ad eseguire i lavori prioritari: quelli destinati a garantire la percorribilità e quelli sui sentieri più frequentati. Anche la raggiungibilità dei cantieri nel rispetto delle prescrizioni sanitarie giocherà un ruolo (le squadre non potranno pernottare nelle capanne o viaggiare in gruppo)».

Cosa devono aspettarsi gli escursionisti?
«A causa del ritardo accumulato e delle limitazioni che incombono sui lavoratori, nel mese di maggio probabilmente si troverà qualche sentiero ancora invaso dal fogliame o con qualche danno. Ma ad inizio stagione la prudenza su questo aspetto è d’obbligo ogni anno. In seguito i sentieri si presenteranno in forma smagliante. Può darsi che lo sfalcio dell’erba non sarà così assiduo come ci siamo abituati a vedere negli ultimi anni, ma si farà di tutto per garantire la percorribilità e intervenire dove è urgente. Le restrizioni di budget toccheranno in particolare i progetti di conservazione, dove si va a ripristinare scalini, muretti, il piano di calpestio, i parapetti, le passerelle, eccetera. Si tratta di lavori fondamentali per mantenere la sostanza della rete negli anni, ma che non rivestono carattere di urgenza e possono essere procrastinati di un anno senza gravi conseguenze per la fruibilità dei sentieri».

Come si può aiutare la manutenzione dei sentieri?
«Da parte di tutti è senz’altro ben accetta la tolleranza e la prudenza. Chi si avvicina all’escursionismo con poche conoscenze tecniche o poca esperienza ricordi che si tratta di un’attività che comporta dei rischi basati sulle scelte individuali. Occorre essere ben equipaggiati e prepararsi. Il rischio di cadute è in agguato anche quando i sentieri sono ben mantenuti, e aumenta con l’età. L’aiuto di volontari per la pulizia dei sentieri (p.es. lo sfalcio dell’erba) è benvenuto. In particolare quest’anno permette di sgravare le squadre ed essere più rapidi ed efficaci. È molto importante coordinarsi con l’ente responsabile, prendendo contatto con l’Organizzazione turistica regionale o con TicinoSentieri. Si dovranno anche rispettare le norme igieniche e la distanza sociale».

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