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CANTONE«In Ticino norme di protezione massime nelle scuole»

08.05.20 - 16:54
A partire dal prossimo 11 maggiosi torna in aula. Ecco quello che c'è da sapere
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A partire dal prossimo 11 maggiosi torna in aula. Ecco quello che c'è da sapere
Berger: «La scuola è per tutti: riprendono le lezioni in presenza per evitare di perdere gli allievi più deboli»

Norme igieniche e distanziamento sociale: sono le parole d'ordine che accompagneranno anche la seconda fase del graduale ritorno alla normalità. Una seconda fase che scatterà il prossimo lunedì 11 maggio, con la riapertura in particolare di scuole dell'obbligo, negozi, ristoranti e bar.

Per quanto riguarda le scuole, in Ticino il Cantone ha previsto tutta una serie di misure da introdurre. Tra queste si conta in particolare la frequenza parziale. Gli istituti nel nostro cantone si sono quindi preparati in tal senso. E a partire dal prossimo lunedì la campanella tornerà suonare in tutte le sedi comunali (a parte Minusio che ha chiesto un posticipo di alcuni giorni) e in tutte e 36 le scuole medie, come hanno spiegato in un incontro con la stampa Rezio Sisini (capo della Sezione delle scuole comunali) e Tiziana Zaninelli (capo della Sezione dell'insegnamento medio).

«La scuola dell'obbligo è una conquista della nostra società, che va difesa e coltivata, anche nei momenti difficili». Così Emanuele Berger (direttore della Divisione della scuola e coordinatore DECS), spiegando il senso di questa riapertura. E anche stilando un primo bilancio dell'esperienza fatta con l'insegnamento a distanza: «In generale c'è soddisfazione». Ma ora si tratta di tornare alle lezioni in presenza, anche per evitare «di perdere gli allievi più deboli», che è più difficile seguire a distanza.

Ora la scuola riparte, perlomeno per le ultime settimane dell'anno scolastico, con classi dimezzate. «Siamo consapevoli che il modello scelto non è condiviso da tutti, ma pensiamo che sia quello giusto per gli allievi» ha affermato Berger. E ha aggiunto: «Dalla fine della scuola, quindi nel corso delle vacanze estive, si stabilirà come andare avanti durante il prossimo anno scolastico».

Per quanto riguarda poi i provvedimenti adottati nelle nostre scuole, Berger ha sottolineato che a livello svizzero «il Ticino è l'unico cantone che da subito ha voluto avere delle norme di protezione massime, dall'inizio alla fine».

17:52

La conferenza stampa è terminata. Grazie a tutti voi per averla seguita su tio/20minuti.

17:49

Le assenze come saranno calcolate?
Sisini: «Gli allievi possono essere assenti perché malati o perché allievi a rischio: sono assenze dovute a motivi ben precisi. Se gli allievi restano invece a casa perché i genitori hanno paura o ci sono dei disaccordi rispetto all'organizzazione dell'istituto scolastico, le assenze saranno registrate come assenze giustificate. Il docente si confronterà con la famiglia per comprendere le motivazioni. E magari anche per riuscire a rassicurare la famiglia».
Zaninelli: «Per la scuola media vale lo stesso principio delle scuole comunali. Confidiamo che le famiglie abbiano fiducia negli istituti».

17:46

Come sono stati convinti Lugano e Locarno a riaprire le scuole?
Sisini: «La scuola comunale è di gestione comunale e noi diamo delle direttive. Quindi c'è sempre una serie di riflessioni, confronti e approfondimenti con tutti i Comuni. In questo periodo particolare l'aspetto della condivisione e della riflessione è aumentato. Col coinvolgimento della Sezione degli enti locali abbiamo fatto più riunioni per cercare di approfondire gli aspetti più problematici. Questo ha portato i Comuni a confrontarsi con gli ispettorati, con la nostra sezione, con la direzione del DECS. E il confronto è sfociato nella riapertura di tutti gli istituti scolastici (a parte Minusio che ha posticipato la riapertura)».

17:40

Quanti docenti hanno presentato un certificato medico che li esenta dalle lezioni in presenza?
Berger: «Per la scuola media abbiamo circa una quindicina di situazioni in cui è stato presentato un certificato medico. Per le scuole comunali, i dati sono in mano ai Comuni, che sono relativi datori di lavoro».

17:37

In queste ultime settimane le richieste di accudimento sono in crescita? E come ci si organizzerà? In vista di settembre: come sarà la scuola dell'obbligo?
Sisini: «Per quanto riguarda l'accudimento, ha coinvolto circa lo 0,8-0,9% degli allievi di scuole comunali. Con la riapertura di attività, la percentuale è raddoppiata. E prevediamo che potrà aumentare anche dopo l'11 maggio. Gli istituti si sono organizzati. È chiaro che ci siano dei problemi logistici, per questo ci sarà una collaborazione per esempio con famiglie diurne. Anche i docenti delle materie speciali saranno a disposizione».
Zaninelli: «L'accudimento è previsto anche per la scuola diversi. Ma i numeri sono molto diversi, molto bassi. Per ora le cifre sono molto contenute. Vedremo da lunedì in poi se cambierà qualcosa».
Berger: «Ovviamente non sappiamo cosa succederà a settembre: potrebbe esserci un vaccino, potrebbe esserci un nuovo picco e tornare alla situazione delle settimane precedenti oppure potremo dover convivere col virus, quindi si può pensare alla formazione mista (in presenza e a distanza)».

17:30

La parola passa ai giornalisti in sala.

Per le elementari non è più previsto l'insegnamento a distanza. Come mai questa differenza con le medie?
Sisini: «È dovuto al fatto che il docente lavora a tempo pieno, quindi non ha la possibilità di continuare anche con l'insegnamento a distanza. In più gli allievi saranno presenti a metà tempo in aula, dove riceveranno indicazioni».

17:27
17:26

Ora viene proiettato il video informativo realizzato dal DECS.

17:25

E Zaninelli legge lo stralcio di una lettera di un padre ai docenti di una sede scolastica: «Forse ci saranno delle lacune nell'insegnamento, ma avrete dato una lezione di passione e dedizione».

17:24

«Sono sicura che gli allievi sapranno essere responsabili e prudenti, così come sapranno essere attenti e costanti nel rispetto delle disposizioni che daranno loro i docenti» afferma Zaninelli.

17:22

Traporto casa-scuola: «Le imprese di trasporto hanno mostrato grande disponibilità ad andare incontro a quelle sedi che hanno modificato gli orari d'inizio e di fine delle lezioni» afferma Zaninelli.

17:21

Le mense riprendono l'attività in 11 sedi, spiega Zaninelli.

17:21

La valutazione: «Abbiamo deciso che l'anno scolastico ha valore pieno. La valutazione sarà fatta sulla base del "giudizio" e delle indicazioni raccolte fino al 13 marzo». Per quanto riguarda la scuola a distanza, si terrà conto dell'impegno degli allievi. Non ci saranno quindi né verifiche né prove cantonali.

17:20

Zaninelli parla anche dell'insegnamento a distanza, che è stato molto apprezzato dalle famiglie.

17:19

Per gli allievi di quarta media sono anche previsti incontri con orientatori.

17:19

Per garantire le distanze sociali, ci sarà un uso diverso degli spazi: per esempio facendo lezione in palestra, spiega Zaninelli.

17:18

Zaninelli: «Nella griglia oraria abbiamo mantenuto le ore di classe, perché riteniamo che sia importante l'incontro con il docente di classe».

17:18

«2 settembre, 13 marzo e 11 maggio: sono date che nessuno si dimenticherà». Così Tiziana Zaninelli, capo della Sezione dell'insegnamento medio. «L'11 maggio tutte e 36 le sedi di scuola media riapriranno». E visto che ogni sede ha le proprie caratteristiche, a ogni istituto è stata data la possibilità di organizzare a modo proprio il rientro. In generale tutte ripartono a metà classi. Due sedi hanno invece previsto un rientro di due giornate delle loro classi, per esempio usando ulteriori spazi.

17:16

Il ritorno alla scuola dell'infanzia, come noto, è facoltativo. Ma è stato condotto un sondaggio tra le famiglie: il 70% chiedeva di poter iscrivere i figli alla scuola dell'infanzia.

17:15

Sisini: «Per noi era molto importante che si potesse ripartire in tutto il cantone con questo nuovo modo di fare scuola. Naturalmente ci saranno poi dei correttivi in corso d'opera».

17:14

«Tutti cercano di trovare delle soluzioni per permettere ai bambini di tornare a scuola» spiega Sisini. «Noi abbiamo messo a disposizione un helpdesk a cui i Comuni si possono rivolgere per risolvere dei problemi».

17:12

La parola passa a Rezio Sisini, capo della Sezione delle scuole comunali: «Lunedì tutti gli istituti scolastici (a parte uno che ha chiesto una deroga) riapriranno: è un risultato molto importante, soprattutto grazie all'attività dei direttori che hanno dovuto risolvere problemi logistici, organizzativi, di risorse umane».

17:09

Sull'insegnamento a distanza: «L'emergenza sanitaria ci ha costretti a confrontarci con questa modalità di insegnamento. In poche settimane sono stati allestiti tutti gli strumenti informatici» ricorda Berger. E aggiunge: «In generale c'è soddisfazione per l'esperienza», secondo un'indagine della Conferenza dei genitori. Si attende comunque un bilancio approfondito.

17:06

Berger: «In questo periodo abbiamo dovuto affrontare molte sfide personali e professionali». A scuola si è dovuto ripensare la programmazione didattica e «soprattutto rinunciare agli obiettivi che si era prefissati». E si è dovuto implementare l'insegnamento a distanza, prevedere delle forme di accudimento, e mantenere i contatti con allievi e familiari.

17:04

A livello svizzero, nella maggioranza dei cantoni - spiega Berger - riprenderà la prossima settimana a classi intere. Poi circa un terzo dei cantoni riprenderà a metà classi, poi per la fine dell'anno scolastico saliranno a classi intere. «Il Ticino è l'unico cantone che da subito ha voluto avere delle norme di protezione massime, dall'inizio alla fine».

17:03

Sulla riapertura: «Siamo consapevoli che il modello scelto non è condiviso da tutti, ma pensiamo che sia quello giusto per gli allievi» afferma Berger. E aggiunge: «Dalla fine della scuola, quindi durante le vacanze estive, si stabilirà come andare avanti durante il prossimo anno scolastico».

17:02

Berger fa il punto su quanto accaduto nelle ultime settimane: dalla decisione di chiudere le scuole a quella di riaprirle. Un'esperienza «di cui si farà tesoro».

16:59

«La scuola è per tutti: sarebbe profondamente ingiusto privare della scuola alcuni allievi». Berger spiega che il rischio della scuola a distanza è «di perdere gli allievi più deboli». È stato fatto molto perché ciò non avvenga, ma «la presenza fisica aiuterà ancora di più gli allievi in difficoltà».

16:58

La scuola, ricorda ancora Berger, è anche fondamentale per lo sviluppo psicologico degli allievi.

16:58

Berger: «La scuola a tempo pieno è pensata per compensare delle mancanze socioculturali e fornirle a chi non le ha». Questo non è possibile con l'insegnamento a distanza.

16:57

La conferenza stampa inizia con l'intervento di Emanuele Berger: «Vogliamo parlare del senso di questa riapertura». Si parla da questo punto di vista del fatto che la scuola obbligatoria pubblica «è una conquista della nostra società, che va difesa e coltivata, anche nei momenti difficili».

16:51

Inizia a breve una conferenza stampa sulla riapertura delle scuole dell’obbligo.

 

Interverranno: 

Emanuele Berger, direttore della Divisione della scuola e coordinatore DECS

Tiziana Zaninelli, capo della Sezione dell’insegnamento medio

Rezio Sisini, capo della Sezione delle scuole comunali

 

15:38
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