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CANTONE / ITALIACoronavirus e frontalieri, domani l'incontro sui «disagi insopportabili»

05.05.20 - 17:11
All'ambasciatrice della Confederazione in Italia sarà sottoposto il problema code con l'intento di trovare soluzioni
tipress (archivio)
Fonte ats
Coronavirus e frontalieri, domani l'incontro sui «disagi insopportabili»
All'ambasciatrice della Confederazione in Italia sarà sottoposto il problema code con l'intento di trovare soluzioni

ROMA - Le difficoltà di accesso alla Svizzera, in particolare al Ticino, per i più severi controlli sanitari al confine dei frontalieri italiani preoccupano Roma. L'ambasciatrice della Confederazione in Italia, Rita Adam, domani sarà in audizione davanti al Comitato parlamentare italiano di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen.

Lo indica una nota pubblicata sul sito della Camera dei deputati italiana, secondo cui l'incontro avverrà alle 13.00. L'audizione è stata sollecitata dal presidente del Comitato, il deputato Eugenio Zoffili, eletto in Lombardia sulla lista della Lega.

In dichiarazioni apparse su vari siti una settimana fa, Zoffili parla di «disagi insopportabili». «La riapertura di numerose attività economiche e professionali nei Cantoni elvetici, mantenendo però chiusi i valichi minori e potenziando i controlli doganali, crea un effetto imbuto che costringe quotidianamente migliaia di lavoratori italiani a code impressionanti, in molti casi addirittura di ore, nonostante le distanze da percorrere siano di pochi chilometri».

L'incontro con Adam è voluto per «sottoporle la questione e trovare insieme a lei una soluzione che, pur garantendo tutte le condivise esigenze di sicurezza sanitaria, metta immediatamente fine a questo calvario».

Da parte italiana malumori erano già stati manifestati in occasione della parziale chiusura delle frontiere elvetiche. Il Sottosegretario agli esteri con delega ai rapporti bilaterali con i Paesi europei, Ivan Scalfarotto, aveva già sentito Adam alla metà di marzo.

L'interpellanza a Berna - Nel frattempo il consigliere nazionale leghista, Lorenzo Quadri, ha già scritto a Berna ponendo alcuni questi riguardo le richieste avanzate dalla vicina Penisola. Al Consiglio federale viene domandato come valuti la posizione italiana «che pretende libero accesso al Ticino per i frontalieri mantenendo però chiuse le proprie frontiere», se sia intenzione «confermare che l’accesso di frontalieri deve rimanere sottoposto a controlli ed il più possibile limitato» e se, infine, «vi sia l'intenzione di convocare l’ambasciatore d’Italia in Svizzera per deplorare il comportamento del governo italiano».

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