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CANTONERitorno in aula: «Per comprendere l’essenza della scuola e della vita»

05.05.20 - 16:11
La Federazione docenti ticinesi condivide la preoccupazione di genitori e insegnanti ma spinge per la riapertura
tipress
Ritorno in aula: «Per comprendere l’essenza della scuola e della vita»
La Federazione docenti ticinesi condivide la preoccupazione di genitori e insegnanti ma spinge per la riapertura

BELLINZONA - Sul tema della riapertura delle scuole arriva, quasi in calcio d'angolo, giunge anche il comitato della Federazione docenti ticinesi.  E pur condividendo «le preoccupazioni di genitori, allievi e insegnanti», sottolinea come ritenga «importante che la scuola riapra e dia il proprio contributo ad una società che cerca, tra mille vincoli e difficoltà, di tornare a camminare insieme».

Insomma, anche se per poche lezioni a settimana, per il comitato docenti questa riapertura «restituisce a bambini e ragazzi il senso profondo della scuola – fatta di condivisione, di presenza, di scambio - e consente ai docenti di riappropriarsi del proprio ruolo, che è certo quello di trasmettere conoscenze e favorire lo sviluppo di competenze, ma anche accompagnare i giovani e sostenerli nella loro crescita umana, oltre che culturale».

Per la federazione, insomma, l’emergenza sanitaria «paradossalmente» offrirebbe agli insegnanti «l’occasione rara di offrire agli allievi l’opportunità di comprendere l’essenza della scuola - e della vita - in modo assai più profondo di quanto abbiano fatto ai tempi della “normalità”». 

Nonostante vengano comprese le riserve avanzate da molti docenti e genitori, si ritiene che «le diverse sedi scolastiche abbiano la possibilità di organizzare queste settimane che ci separano dalla fine ufficiale dell’anno scolastico in maniera da rispettare le regole sanitarie (avendo a disposizione tutto l’occorrente) e verificare sul campo quello che – si spera in maniera meno invasiva – sarà replicato da settembre».

«Negli ultimi anni - conclude la federazione - i docenti hanno dovuto spesso fare i conti con una società che non comprendeva le loro ragioni e con una classe politica che non ha certo fatto sconti nel criticare le loro posizioni. La risposta degli insegnanti nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria è stata esemplare: la stragrande maggioranza di loro si è attivata in modo encomiabile ed efficiente per elaborare strategie che consentissero di mantenere viva la scuola. Ora, a nostro avviso, è il momento di continuare con un approccio costruttivo, evitando sterili polemiche e mostrando ad allievi e famiglie quanto la scuola ticinese possa essere luogo di accoglienza e competenza».

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COMMENTI
 

VECCHIOTTO 3 anni fa su tio
In prima fila fra i banchi dovrebbe andarci anche il capo dipartimento e il suo scribano. Ogni generale è sempre in prima fila con i suoi uomini. O hanno paura?

Dioneus 3 anni fa su tio
Mio cognato è docente. Nessuno di questa Federazione lo ha interpellato a riguardo (lui è assolutamente contrario alla riapertura). Tenete quindi presente che non parlano a nome di tutti i docenti

pulp 3 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
Su centinaia di docenti, è ovvio e scontato ci siano opinioni diverse. Sai penso che molti operai avrebbero preferito cantieri chiusi, molti che lavorano in banca avrebbero preferito avere le banche chiuse, non parliamo dei poliziotti o degli addetti alla posta. Ma davvero pensi seriamente che l'opinione comune sia la sola via da seguire?

vulpus 3 anni fa su tio
Ora tanto can can per voler riaprire per mandare i ragazzi a scuola con tutto il correlativo pacchetto pasticciato. Ma poi a settembre ci hanno già pensato gli scienziati , come sarà la scuola? A tempo pieno,, parziale, una giornata alla settimana? Perchè c'è da ben dubitare che lsa storia cambia in 3 mesi, se quanto dicono gli specialisti, è vero

Mauz 3 anni fa su tio
Risposta a vulpus
La pressione delle famiglie è stata fortissima ...non dimentichiamolo.

Mauz 3 anni fa su tio
Risposta a Mauz
...e non solo di quelle che tornando a lavoro non sapevano dove piazzare i figli (che per carità è una giustissima preoccupazione).

Mauz 3 anni fa su tio
Io direi di smetterla con tutta questa demagogia una volta per tutte. Bisogna riaprire perché l’economia deve riprendere e con lei ovviamente anche la scuola. Quindi smettiamola di riempirci la bocca di frasi fatte e iniziamo. Solo il tempo ci dirà se è stato corretto oppure no.

pulp 3 anni fa su tio
Risposta a Mauz
Sacrosanta verità... ma quando c'è isteria tutti si trasformano in scienziati e politici.

Jnb 3 anni fa su tio
Risposta a Mauz
Bravo Mauz. Qui tanti non vedono oltre il loro naso. Evviva la scuola!

Mauz 3 anni fa su tio
Risposta a pulp
...e predicatori.

grande 3 anni fa su tio
Fino a quando? Ancora per 12-18 mesi fino a quando abbiamo il vaccino?

seo56 3 anni fa su tio
Devono rimanere chiuse...

pulp 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
E perchè? Per far fare un po' di vacanza in più ai docenti che già ne hanno il triplo rispetto a noi comuni mortali?

Giovanii 3 anni fa su tio
Risposta a pulp
Poverini è tutta la vita che vanno a scuola.

Derrick 3 anni fa su tio
Risposta a Giovanii
Al liceo 1 andranno a scuola 1 giorno alla settimana e faranno scuola online , il maestro non ci sarà ... in più proibito andare in bagno dalla 8 alle 12 ... VERGOGNOSO ... e questo per comprendere l’ essenza della scuola e della vita ..... VERGOGNOSO ..... LASCIATELI A CASA !!!!!!!

Derrick 3 anni fa su tio
Risposta a Derrick
Giovanni scusa non volevo mandarlo a te
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