Il sindacato Vpod chiede al Consiglio di Stato di «facilitare l'ingresso» in dogana al personale socio-sanitario
LUGANO - Le code in dogana mettono in difficoltà i frontalieri che lavorano nel settore socio-sanitario. Infermieri e non solo. Ne avevamo parlato in un recente articolo, e non sembra che le recenti riaperture doganali abbiano risolto il problema del tutto.
A sostenerlo è il sindacato Vpod Ticino, che in un comunicato odierno segnala «un irrigidimento dei controlli alle frontiere» con «il controllo sistematico dei documenti, l'apertura del cofano dell'auto» e via dicendo.
Il sindacato ricorda che «i lavoratori frontalieri del settore sociosanitario sono fondamentali per il buon funzionamento del sistema in Ticino» e osserva come «l’allungamento dei tempi di trasferta è dannoso e impedisce di garantire il rispetto degli orari d’ inizio sul posto di lavoro».
Il Vpod chiede quindi al Consiglio di Stato di «intervenire al più presto» a Berna, per trovare una soluzione al problema.