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CANTONEInizia una nuova stagione per Radio Ticino

05.05.20 - 22:00
Palinsesto rinnovato negli orari e nei contenuti per l'emittente locarnese.
Radio Ticino
Inizia una nuova stagione per Radio Ticino
Palinsesto rinnovato negli orari e nei contenuti per l'emittente locarnese.
Il direttore artistico Matteo Vanetti: «Finito il lockdown abbiamo voluto cambiare marcia anche noi»

LOCARNO - Quest’estate non sarà come le altre. Nemmeno per Radio Ticino, che ha deciso di rinnovare il proprio palinsesto. «Di solito quest’operazione la si fa a settembre, dopo le vacanze, non a maggio», spiega il direttore artistico dell’emittente Matteo Vanetti. «Ma in concomitanza con la fine del lockdown abbiamo ritenuto importante cambiare marcia anche noi».

Un periodo di ripresa in cui anche la radio tornerà ad essere importante - in auto o sul posto di lavoro - tenendo compagnia con musica, intrattenimento e informazione. È quindi il momento giusto per pigiare sull’acceleratore. «Sia per noi come radio, sia (immaginiamo) per tutti. La gente ha bisogno di nuove certezze e noi cercheremo di darle», assicura Vanetti.

I vari speaker che si susseguiranno al microfono avranno quindi dei nuovi orari, più accattivanti. Margherita Zanatta, nota (non solo) per essere la voce della trasgressiva Room 66, sarà ad esempio in onda alle 9 del mattino. Le due “punte di diamante” Aldo e Firi si occuperanno invece del cosiddetto Morning Show, nell’orario più importante, dalle 7 alle 9. 

Cambiamento di palinsesto, ma anche di contenuti. «Finora abbiamo raccontato in modo molto emozionale quanto succedeva in Ticino e nel mondo», spiega Vanetti. «Ora, anche se questa parte non è terminata, lo spirito sarà diverso. Parleremo di come ci si prepara a ripartire e di chi deve combattere contro la crisi».

Con il direttore artistico abbiamo anche scambiato due parole sul difficile momento a cui sono confrontati tutti i media, radio comprese. «In molti, sentendoci tutti i giorni, pensano che non siamo toccati dalla crisi. Ma in realtà in questo periodo le entrate pubblicitarie sono quasi nulle, in particolare per noi che dipendiamo dai commerci ed esercizi locali che sono chiusi». Anche quando potranno riaprire, probabilmente, l’ultima cosa a cui penseranno sarà la pubblicità perché dovranno pagare affitti e quant’altro. «Noi comunque non ci arrendiamo», conclude Vanetti.

A questo proposito, proprio oggi, il Parlamento ha dato il via libera a un pacchetto di aiuti da 65 milioni di franchi a sostegno di giornali, radio e tv. Ora serve l'ok del Consiglio federale.

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