Cerca e trova immobili

CANTONETempistiche e dosi (in principio non ci sarà per tutti): ecco come procederà la vaccinazione

29.04.20 - 22:32
Swissmedic partecipa a una task force con l'UFSP: l'obiettivo è garantire un prodotto per tutta la popolazione.
Depositphotos (HayDmitriy)
Tempistiche e dosi (in principio non ci sarà per tutti): ecco come procederà la vaccinazione
Swissmedic partecipa a una task force con l'UFSP: l'obiettivo è garantire un prodotto per tutta la popolazione.
La vaccinazione su larga scala? Non sarà effettuata prima della metà del 2021.

BELLINZONA - Una volta le chiacchierate avevano temi ben precisi: soldi, lavoro, calcio, vacanze. Non necessariamente in questo ordine. Ora l'argomento principale è ovviamente il coronavirus, con tutto quello a esso collegato. Tra le tante divagazioni sulla materia, quella che riesce a catalizzare l'attenzione dei più è ovviamente quella relativa a un vaccino che potrebbe riportarci alla normalità. Ma che non arriverà tanto presto.

«Nessuno può prevedere quanto tempo ci vorrà perché un vaccino possa essere disponibile in quantità sufficienti - ha raccontato Claus Bolte, Capo Settore Omologazione di Swissmedic - In generale, il crescente numero di “progetti” registrati presso l'OMS dà motivo di speranza. Cinque di questi sono già alla Fase 1 e stanno testando il prodotto su volontari sani. A seconda dei risultati di questi test, studi di Fase 2 e 3 potrebbero iniziare già nella seconda metà dell'anno. Tuttavia, molto dipenderà anche dalla possibilità di garantire la produzione di grandi quantità nella qualità richiesta».

Sono in corso test per sviluppare il vaccino in Svizzera?
«Sì, vari gruppi di ricerca sono attivi; la sfida di sviluppare, produrre e procurare un vaccino è d'altronde una priorità per le Autorità. È stata quindi istituita, presso l'Ufficio federale della sanità pubblica, una task force sul "vaccino Covid-19", con esperti dell'Amministrazione federale, di Swissmedic, di scienza ed economia. L'obiettivo è quello di accelerare la ricerca e lo sviluppo, così da garantire l'accesso più rapido possibile per la popolazione svizzera a un prodotto sicuro ed efficace. Allo stesso tempo, il gruppo di lavoro vuole fornire un contributo affinché tutti i Paesi possano avere “equamente” la soluzione al coronavirus».

Dal momento in cui un vaccino verrà trovato e registrato, quanto si dovrà attendere perché sia disponibile per tutti?
«Nella migliore delle ipotesi, un vaccino sarà disponibile al più presto entro la fine dell'anno e una vaccinazione su larga scala potrebbe cominciare a metà 2021».

Almeno all'inizio non ci sarà una dose disponibile per ogni cittadino. Al momento qual è la capacità di produzione dei vari laboratori?
«Questo non è prevedibile. Nell'ambito della valutazione della produzione nazionale, l'UFSP sta attualmente discutendo con quattro potenziali candidati per lo sviluppo del prodotto, al fine di identificare le rispettive esigenze e coordinare un sostegno mirato».

C'è la possibilità, vista la situazione, che il vaccino sia distribuito gratuitamente? 
«Non commentiamo i prezzi dei medicinali. Swissmedic non è responsabile per questioni relative a costi e rimborsi».

Di quattrini, insomma, non si vuol parlare. E non lo fa neppure Santésuisse, che ha passato la palla all'industria farmaceutica. Senza scendere nel dettaglio, la maggiore associazione mantello degli assicuratori malattia svizzeri ha tuttavia lasciato intendere come potranno essere divisi i costi del trattamento.

«Un vaccino sarebbe una benedizione per tutti - ha specificato Ivo Giudicetti, portavoce di Santésuisse - Se si rendesse disponibile, sarebbe importante stabilire un programma nazionale di vaccinazione che sia sostenuto congiuntamente dalla Confederazione, dai Cantoni e dalle casse malati».

Il costo del trattamento sarà compreso nella quota obbligatoria già versata dai cittadini?
«Quando parlo di "programma nazionale di vaccinazione sostenuto congiuntamente dalla Confederazione, dai Cantoni e dalle casse malati", mi riferisco appunto al sostegno finanziario. Ossia a un finanziamento misto delle vaccinazioni contro i coronavirus, una ripartizione tra assicuratori malattia (quindi gli assicurati) da una parte e Confederazione con i Cantoni dall’altra (quindi i contribuenti)».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

sedelin 3 anni fa su tio
Nesh online: interessante e nulla di nuovo, adesso ti attiri risate beffarde da parte delle pecore.

pillola rossa 3 anni fa su tio
Il virus muta e il prossimo anno la vaccinazione non sarà più efficace. Chi vorrà farsela fare se la faccia fare. Ma non obbligate. Capisco che ci sono purtroppo delle persone immunodepresse, ma vaccinare tutti a tappeto non servirà. Come non servirà proibire la coltivazione delle arachidi per proteggere le persone intolleranti. Piuttosto si investa per comprendere il perché ci sono delle persone deboli e come aiutarle e non incolpate le persone sane. La colpa è della medicina che non sa curare le persone.

vulpus 3 anni fa su tio
Ma prima del vaccino, visto che è disponibile fare il test sierologico per sapere chi ha gli anticorpi. Ma sono in ritardo anche con questo. Si confeziona tutto in Cina. Anche se non è ancora conosciuta la durata degli anticorpi,non potrebbe servire per individuare chi almeno temporaneamente , sarebbe al riparo?

tartux 3 anni fa su tio
Per favore antivax asteneti di rispondere al mio commento se cominciate con complotti frodi autismi esempi stile "io mi son ammalato e son guarito" scrivo per dire la mia non per lanciare dibattiti sulla scienza. Se si sviluppa un vaccino per questo virus le ricerca dovrà essere messa open source e la gestione eseguita solo e solamente dagli stati che dovranno produrre o far produrre i vaccini e distribuilrli gratuitamente e in maniera obbligatoria alla popolazione. Non so quanti vaccini si possono produrre ogni giorno quindi se ci sarà una vaccinazione scaglionata direi che si debba cominciare dalle categorie a rischio e dal personale medico sanitario, poi passare ai lavoratori essenzaiali e al resto della fascia della popolazione che é poco toccata dal virus se si agisce bene esso verrâ debellato.

sedelin 3 anni fa su tio
Risposta a tartux
perché obbligatoria? non apparteniamo a nessun regime totalitario, perciò ognuno sia LIBERO di fare le proprie scelte.

Thor61 3 anni fa su tio
Risposta a tartux
Certo che la tua fiducia verso il mondo scientifico è sconvolgente, NESSUNO sa nulla di preciso in merito al CV19 e a molto altro, ma sembra che tu invece di dubbi non ne abbia, sei forse un super esperto del settore che nasconde informazioni UTILI al mondo intero!!! La medicina non è MAI stata una scienza esatta per principio, tant'è che lo stesso farmaco ha effetti diversi su OGNI paziente eppure tu....... Stendendo poi un velo pietoso sul tuo alto senso di "Democrazia". W l'APP

Nmemo 3 anni fa su tio
.. in tal caso spetterà a chi rifiuta il vaccino provare, a sue spese, il suo stato di salute per quanto concerne un potenziale contagio.

tartux 3 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
Chi non si vaccina stesse limitazioni come ora, niente bar ristoranti uscire di casa solo per spese esenzaiali, pene: multe salate. I figli niente scuola o li si vaccina in classe senza il permesso dei genitori questa é una situazione di salute pubblica le liberta persona dell'individuo arrivano dopo. Senza poi dimenticare che non esiste nessuna prova che i vaccini causino malattie come l'autismo (in certi casi ci sono reazioni eccessive al vaccino é appurato ma é melgio avere un caso simile ogni 250'000 persone (incidenza del 0.0004%) che un virus con la mortalità del 1% in giro.

MIM 3 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
Aspettiamo e vedremo che succederà. Un vaccino non potrà mai essere obbligatorio, e questa volta credo che le discussioni saranno più accese, perché per la prima volta (si suppone) per somministrare il vaccino bisognerà effettuare un controllo preventivo sul sistema immunitario. Affaire à suivre.

sedelin 3 anni fa su tio
Risposta a tartux
il tuo discorso va benissimo in corea del nord, qui siamo in democrazia e vige la libertà di scelta nell'ambito delle terapie.

Marta 3 anni fa su tio
ma che cosa è? un'altra forma di terrorismo?

sedelin 3 anni fa su tio
Risposta a Marta
sì :-(

Nmemo 3 anni fa su tio
Quando le autorità OMS omologheranno un vaccino, dovrà essere obbligatorio per tutti per principio di salute pubblica. Se ne riparlerà tra un anno, con chi ci sarà, auguri …

sedelin 3 anni fa su tio
Risposta a Nmemo
il concetto di salute é squisitamente individuale. io non accetto obblighi di questo genere, da nessuno. il corpo é mio e non di altri.

tartux 3 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Mi dispiace ma sono in disaccordo la salute é pubblica se lei e altri non vi fate vaccinare sarete vettori del virus e contagerete gente che non può farsi vaccinare perché immunodepressa o altro. Bisogna smetterla di conitnuare a pensare a livello individualistico in queste situazioni e invec epensare a livello societâ. Se non si fossero sparate panzane e ci fossimo vaccinati tutti in massa con le malattie comuni queste sarebbesro scomparse come con il vaiolo e non si avrebbe più bisogno di vaccinarsi.

sedelin 3 anni fa su tio
Risposta a tartux
il tuo discorso vacilla: se io fossi un vettore non contagerei coloro che si vaccinano, semplice!

pillola rossa 3 anni fa su tio
Hanno talmente forzato il terrore che la gente chiederà a gran voce di poter pagare per riavere la libertà emozionale a scapito della salute

Anna6122 3 anni fa su tio
Esattamente! Tra altro, enormi guadagni per le case farmaceutiche.

Don Quijote 3 anni fa su tio
Tranquilli che io non lo voglio il vaccino, ma neanche gratis.

Orso 3 anni fa su tio
Prima le Persone anziane e chi è debole di salute. Come ti è uscita sta cosa dei ricchi?:)

ciapp 3 anni fa su tio
eh prima i ricchi ? se poi avanza qualcosa ......... che comincino a trovarlo prima di venderlo!!!!! o no????

skorpio 3 anni fa su tio
Quando all inizio non ce ne sarà abbastanza x tutti come faranno...prima i ricchi o per estrazione azsorte come in "contagion"...?

sedelin 3 anni fa su tio
chi vuole farsi vaccinare paghi di tasca propria. a meno che le casse malati decidano di contribuire SENZA che i premi aumentino.

sedelin 3 anni fa su tio
Risposta a sedelin
se, come sembra, le vaccinazioni dovessero essere pagate tramite le tasse, ci saranno proteste, petizioni e fors’anche sollevazioni in massa.

Don Quijote 3 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Devono sbrigarsi perché se aspettano troppo rischiano che i potenziali clienti siano già morti.

Norvegianviking 3 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Figuriamoci, il popolo svizzero in rivolta...una barzelletta ? Come sempre due mugugni e bona lì. Se si è invertebrati nel dna tutto si accetta passivamente come la storia insegna.

Thor61 3 anni fa su tio
Risposta a Norvegianviking
E pensare che gli avi non erano certo degli invertebrati, resero ricca la Svizzera per metterla in mano a 7 disastri. Saluti ;o))))
NOTIZIE PIÙ LETTE