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LUGANODonne maltrattate: «Allontanate sì gli uomini, ma non lasciatele sole»

14.04.20 - 14:44
L'allarme lanciato da Casa Armònia. «C'è il rischio di recidiva da parte degli uomini»
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Donne maltrattate: «Allontanate sì gli uomini, ma non lasciatele sole»
L'allarme lanciato da Casa Armònia. «C'è il rischio di recidiva da parte degli uomini»
La richiesta: creare un servizio specifico he accoglie e accompagna l’autore di violenza domestica

LUGANO - Rispetto agli scorsi anni, molto meno donne vittime di violenza domestica, hanno chiesto aiuto lo scorso anno a Casa Amònia e al Consultorio Alissa, i due enti che ospitano e accolgono donne maltrattate in famiglia. Nel 2019 solo tredici donne e un bambino si sono rivolte a Casa Armònia. Otto donne in meno rispetto all’anno precedente. La percentuale di occupazione risulta minore anche se una donna è rimasta, per validi motivi, oltre i tre mesi. Insomma dal bilancio dello scorso anno emerge dunque che la Casa è stata sollecitata molto meno degli anni precedenti. Eppure - stando ai dati di polizia - nel 2019 gli agenti sono dovuti intervenire in ben più di 1000 occasioni per quanto riguarda violenza domestica.

L'uomo che viene allontanato - Come mai questo calo di richieste di aiuto presso i due enti? Una risposta viene data direttamente dall'Associazione Casa Armònia stessa. L'ipotesi avanzata è che tale situazione sia dovuta al fatto che il partner violento venga allontano dal nucleo domestico grazie all'intervento dei poliziotti.  Una misura giustamente importante in quanto - ci tiene a sottolineare l'Associazione - «è pensata per proteggere la vittima da pericoli immediati e per dare alle parti coinvolte il tempo per ripensare a quanto è accaduto e interrogarsi sul futuro».

Una donna picchiata non va lasciata sola - Tuttavia per l'Associazione si tratta di un provvedimento che «nella maggior parte delle situazioni non è sufficiente, anche in relazione al fatto che nell’ambito degli allontanamenti si sono verificate delle recidive». Il punto della questione - che viene messo in evidenza dalle due strutture - è che la donna, una volta che il partner è stato allontanato, rimane sola. «Si sente colpevole, teme di non essere creduta e di essere giudicata» fanno notare quelli del'Associazione, evidenziando che «la donna non dovrebbe essere lasciata sola al momento dell’allontanamento del partner violento, ma dovrebbe avere la possibilità di essere accolta, anche solo per poche ore, da un servizio specifico, in modo da poter ricevere innanzitutto quell’ascolto empatico necessario al vissuto emozionale del momento».

E ora un servizio per gli uomini violenti - In sostanza anche un breve tempo in una struttura di accoglienza potrebbe aiutare per un minimo di conforto.  «Le nostre operatrici - spiegano - sono educatrici di formazione, e sono preparate per affrontare questo tipo di problematica». Secondo l'associazione Armònia sarebbe importante affrontare con uno studio la questione del rientro del partner al domicilio, in quanto le recidive costituiscono un indicatore significativo. Ma la loro richiesta è quella di creare un servizio specifico - come già messo in atto in alcuni Cantoni oltre Gottardo - che accoglie e accompagna l’autore di violenza domestica in un percorso di comprensione su quanto è accaduto e sta accadendo a livello personale e a livello di coppia.

La presenza del picchetto telefonico di Casa Armònia, attivo giorno e notte 7 giorni su 7, oltre che per essere accolti, anche per essere ascoltati e ricevere delle informazioni: 0848 33 47 33. Anche il Consultorio Alissa continua la sua attività di ascolto, sostegno e orientamento per le donne e gli uomini confrontati con problematiche coniugali: 091 826 13 75. 

Il Cantone distribuisce un volantino con i numeri contro la violenza domestica 

La rete contro la violenza domestica è a disposizione di tutti coloro che ne fanno richiesta. Il Governo si è rivolto oggi alle persone che si dovessero trovare in situazioni critiche, presentando un volantino (vedi l'allegato) con le indicazioni principali sul da farsi e a chi rivolgersi in caso di bisogno. Con lo slogan “Al sicuro in casa, proteggiamoci anche dalla violenza”, il volantino in questi giorni verrà trasmesso: agli studi medici privati e alle farmacie, grazie alla collaborazione dell’Ordine dei medici e dell’Ordine dei farmacisti del Canton Ticino; agli ospedali regionali dell’EOC grazie all’interessamento delle direzioni e alla Camera di Commercio. Una successiva distribuzione in altri luoghi di aggregazione collettiva è in corso di definizione. La Hotline cantonale coronavirus che risponde al numero 0800 144 144 dà supporto alla popolazione anche sulla tematica della violenza domestica.

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COMMENTI
 

Sroi 4 anni fa su tio
A leggere certi commenti è fisiologico pensare che questo virus è ancora poco!

SosPettOso 4 anni fa su tio
Articolo a senso unico, scorretto e sessista. A mio avviso ci sono altrettante donne violente quanti sono gli uomini. La differenza sta nel fatto che di fronte alla donna che cerca di schiaffeggiarlo l'uomo tranquillo (non tutti lo sono nèh...) se ne va a farsi un giro aspettando che la violenta "sbollisca". Nessuno lo avverte in nessun modo che dovrebbe denunciare la situazione. ...e quella volta che "l'uomo tranquillo" ha già le palle girate (magari per lavoro o altro) le rende uno schiaffo, interviene la polizia ed il caso viene subito classificato come donna=vittima, uomo=violento...

miba 4 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
Toh, ho pensato alla stessa cosa mentre leggevo l'articolo ma mi hai preceduto :)
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