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CANTONECovid-19: rabbia tra chi rispetta le regole: c'è ancora gente che fa ciò che vuole

07.04.20 - 17:08
Alla vigilia di un weekend pasquale soleggiato non sarebbe stato il caso di insistere, inasprendo divieti e sanzioni?
Lettore Tio/ 20Minuti
Covid-19: rabbia tra chi rispetta le regole: c'è ancora gente che fa ciò che vuole
Alla vigilia di un weekend pasquale soleggiato non sarebbe stato il caso di insistere, inasprendo divieti e sanzioni?
Diverse le testimonianze di ticinesi furiosi. Ma Berna e lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta continueranno a puntare "solo" sulla responsabilità individuale e sulla sensibilizzazione

«Torni dal lavoro, ti porti a casa sempre un po’ di preoccupazione, ma cerchi di non pensarci. È una bella giornata di sole, esci sulla terrazza, senti i bambini che gridano e giocano. Ti affacci e cosa vedi? I vicini hanno pensato bene di organizzare una bella grigliata tra amici. Avanti così che non ce la faremo mai...» La testimonianza, piena di sconforto, arriva da una cittadina del Mendrisiotto. Una delle tante persone che in Ticino sta rispettando le regole imposte dalle autorità per combattere il Covid-19. Ma che poi si pone un interrogativo ormai diffuso: ha senso stare a casa, se poi altri (seppur una netta minoranza) continuano a fare ciò che vogliono, col rischio dunque di non spezzare mai veramente il corso del contagio?

Un momento cruciale – La domanda sorge ancora più spontanea in un momento particolare. Il Ticino ha raggiunto il cosiddetto "picco" dei contagi. Ora gradualmente le cose potrebbero lentamente migliorare. Il condizionale resta imperativamente d'obbligo. Allo stesso tempo, si profila all'orizzonte un weekend pasquale soleggiato. Dunque allettante per chi ancora non si è messo in testa come ci si deve comportare fino a nuovo avviso. Il rischio di vedere un branco di pecoroni a fare scampagnate è alto.

È ora di tenere gli occhi davvero aperti – Non dimentichiamoci che la foto di una comitiva di ciclisti (sicuramente non tutti appartenenti alla stessa famiglia) immortalati in Capriasca negli scorsi giorni è diventata virale. E non dimentichiamoci nemmeno che due incoscienti nel Bellinzonese sono andati a mettersi nei guai, costringendo la Rega a un difficile intervento. Non sarebbe stato il caso, proprio in questi giorni delicati, di inasprire divieti e regole, eventualmente introducendo anche multe salate?

Conferme e ambiguità da Berna – Da Berna arriva la conferma: ci saranno più controlli in tutto il Paese durante i giorni legati alla Pasqua. Ci sarà un posto di blocco a Göschenen (Uri) in cui si inviteranno i turisti diretti in Ticino a fare dietrofront. Non c'è un vero divieto. E, intanto, resta in vigore quell'ambiguo numero massimo di cinque persone per gli eventi privati. Ambiguo sì. Perché un conto è se queste persone appartengono allo stesso nucleo famigliare. Un altro conto è se provengono da più nuclei famigliari.  

Quanta frustrazione – «Io esco una volta a settimana – racconta un 39enne del Bellinzonese –. Faccio la spesa per la mia famiglia e anche per i miei genitori. Ma dalla finestra continuo a vedere gente che va a correre in gruppo. L'ultima volta ne ho contati sette. Sette corridori insieme. Ma queste persone cosa pensano? Dove vivono? Non stanno facendo altro che creare danni alla società. Perché se i tempi di ripresa da questa situazione si dovessero dilatare, la colpa sarà anche loro».

Festini come se niente fosse – Ancora più inquietante quanto racconta una giovane donna valmaggese. «Lungo la strada tra Prato Sornico e Brontallo lo scorso weekend c'erano auto a non finire. Gente con targhe confederate. Ho dato un'occhiata e vedevo persone al fiume a fare festini come se niente fosse. A un certo punto chiedo a un gruppo di 8 ragazzi: "scusate, abitate qui in zona?". E mi rispondono in tedesco: "No, no abbiamo solo trascorso qualche giorno in Ticino visto che da noi non si lavora». 

Controlli ancora più rigidi – Interpellato da Tio/ 20Minuti, lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta conferma di volere seguire la linea di Berna, rafforzando le misure di controllo nei prossimi giorni. In sostanza, però, si proseguirà lungo la via della responsabilità individuale e della sensibilizzazione della gente. «In un prossimo infopoint pre-pasquale è già previsto di ribadire il concetto», ci viene risposto. Basterà? 

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