Cerca e trova immobili

CANTONE«Un solo giorno e ne avrei trascorsi altri 14 in quarantena»

27.03.20 - 20:02
L'odissea vissuta da una giovane ticinese per rientrare dall'Australia.
Keystone (immagine illustrativa)
«Un solo giorno e ne avrei trascorsi altri 14 in quarantena»
L'odissea vissuta da una giovane ticinese per rientrare dall'Australia.
Dopo tre voli cancellati, il quarto è stato quello buono (anche se caro): «Mi sono sentita un po' abbandonata a me stessa»

LUGANO - Piani saltati, voli cancellati, decine di telefonate e di mail e la paura di non poter tornare a casa. È quanto ha sperimentato Giulia, una giovane ticinese partita in gennaio per l’Australia a studiare l'inglese e che ha rischiato di rimanere isolata dal mondo, dall’altra parte del mondo, per almeno due settimane. «Le autorità australiane hanno deciso di mettere in quarantena per 14 giorni chiunque scenda da un aereo, anche dopo un volo interno. E io il giorno prima di questa decisione avevo preso un volo da Cairns a Sydney. Sono stata fortunata», racconta.

L’odissea vissuta - La ragazza, dopo aver concluso il periodo di studio, stava effettuando un viaggio di gruppo di tre settimane attraverso l’Australia. Che però ha dovuto interrompere prima del previsto. Durante il tour ha infatti ricevuto la notizia che il suo volo di rientro su Milano era stato cancellato. «Mi sono attivata e ho trovato un volo per Zurigo, ma anche questo è stato annullato. Ne ho prenotato un terzo, cancellato pure quello».

Prezzi alle stelle - Alla fine ha trovato posto su un volo della Qatar Airways, al momento l’unica compagnia che vola dall’Australia alla Svizzera. Costo del biglietto? Oltre mille franchi, più del doppio di quello prenotato in precedenza (e che forse nemmeno verrà rimborsato). La maggior parte delle compagnie aeree al momento propone infatti un voucher da usare in un ipotetico prossimo viaggio. «Ho controllato e ora i pochi voli per Zurigo arrivano a costare anche 9’000 franchi», aggiunge la giovane. Insomma, poteva anche andare peggio.

Abbandonata dalla Svizzera - La Confederazione nel frattempo si è attivata per aiutare gli svizzeri che non sono riusciti a organizzare autonomamente il loro viaggio di rientro. E raccomanda a chiunque si trovi bloccato all’estero di notificarlo sull’applicazione “Travel Admin”. Ma proprio su quest’argomento la nostra interlocutrice è un po’ amareggiata: «Non mi sono sentita molto aiutata dalla Svizzera rispetto ad altri miei compagni di viaggio stranieri. A loro venivano forniti diversi consigli, come la compagna con cui prenotare. Io ero un po’ più abbandonata a me stessa».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE