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CANTONEDue shop Swisscom aperti, ma solo per emergenze

24.03.20 - 22:48
I concorrenti mugugnano, ma Swisscom dice: «Noi abbiamo la concessione e l'obbligo del servizio universale»
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Due shop Swisscom aperti, ma solo per emergenze
I concorrenti mugugnano, ma Swisscom dice: «Noi abbiamo la concessione e l'obbligo del servizio universale»
L'accesso ai negozi avviene comunque previa chiamata al numero esposto all'entrata. L'offerta è pensata per risolvere i problemi che potrebbero incontrare gli anziani o chi lavora da casa.

LUGANO - Una telefonata allunga la vita. Diceva un vecchio spot e non è mai stato tanto vero come in questi giorni in cui i contatti fisici sono stati rimpiazzati da quelli a distanza. Per via telefonica o telematica, dunque. Potrebbe stupire perciò che tutti gli shop di telefonia ticinesi abbiano le metaforiche saracinesche abbassate, come gli altri negozi tranne gli alimentari. Tutti? Non tutti, obietta perplesso qualche operatore del ramo. Due Swisscom Shop sono tutt’ora aperti, ma operano a orario ridotto dalle 10 alle 15: uno in Contrada Verla a Lugano e l’altro in Viale Stazione a Bellinzona.

«Noi abbiamo l'obbligo» - «Ma è solo per emergenze. Ciò che ci distingue dagli altri provider è che noi abbiamo l’obbligo del servizio universale» tiene a precisare Ivana Sambo, portavoce di Swisscom per la Svizzera italiana. Per chi volesse farsi un’idea degli scopi della concessione, c’è il seguente link. Nel concreto, spiega Sambo, «siamo aperti ad esempio per la persona anziana che ha il telefono di allarme e le si rovina la carta Sim. Oppure per una necessità che arriva dalla Polizia. La comunicazione è vitale, anche per chi lavora da casa e ha un problema». 

Non per comprare il nuovo telefonino - L’accesso allo shop avviene comunque previa contatto al numero telefonico esposto all’entrata. «Il servizio non è stato pensato per vendere apparecchi di telefonia. Dopodiché se a un cliente si rompesse il cellulare ci siamo anche per queste necessità». L'eccezione alle chiusure, tiene a precisare la portavoce, è stata condivisa con le autorità (nello specifico la Divisione dell’economia e la Polizia cantonale).

La linea bernese - Anche in questo campo, va rilevato, il Ticino sembra tenere una linea più rigida rispetto alle direttive emanate dal Consiglio federale, che tra le eccezioni alle chiusure aveva inserito i «punti vendita degli operatori di servizi di telecomunicazione». Forti anche di questa indicazione alcuni provider avrebbero fatto richiesta di aperture anche nel nostro cantone. La risposta è stata che "quello che fa il negozio lo possono fare online o call center".

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