Cerca e trova immobili

CANTONENegozi aperti a San Giuseppe: «Siamo senza parole»

17.03.20 - 14:51
La denuncia dell'OCST: «Una contraddizione ingiustificata»
tipress (archivio)
Immagine di negozi chiusi causa coronavirus
Immagine di negozi chiusi causa coronavirus
Negozi aperti a San Giuseppe: «Siamo senza parole»
La denuncia dell'OCST: «Una contraddizione ingiustificata»

LUGANO - «Senza parole». Questa la reazione dell'OCST nel leggere dell’apertura dei negozi nella giornata di giovedì 19 marzo (festività di San Giuseppe. Per il sindacato, la contraddizione tra il messaggio pubblicitario commerciale e le severe misure di prevenzione contro la diffusione del Coronavirus «è evidente».

Se da una parte si riconosce che, in situazioni normali, per effetto della nuova legge sull’apertura dei negozi, sia concesso lavorare nei giorni festivi non parificati alla domenica, tale opportunità «in questa delicata fase di emergenza sanitaria non può che essere relativizzata». «Da una parte - sottolinea l'OCST -, le autorità federali e cantonali chiedono alla cittadinanza di evitare assembramenti mentre dall’altra, in una giornata durante la quale molte più persone avranno la possibilità di stare a casa in quanto non occupati professionalmente, viene offerta un’occasione in più per uscire di casa».

Secondo il sindacato, inoltre, al personale di vendita della grande distribuzione verrebbe così «negata la possibilità di alleviare al disagio con un giorno di meritato riposo, in una situazione che li vede responsabilmente tenuti a garantire l’approvvigionamento».

«L’apertura preannunciata nel giorno di San Giuseppe - conclude il sindacato - non ha nemmeno senso nella misura in cui la motivazione originale che portava per legge a chiedere l’apertura durante i giorni festivi non parificati alla domenica era subordinata a motivazioni di carattere turistico e, di transenna, atta ad evitare l’abituale turismo del commercio. Fa specie anche il fatto che ci si appelli da una parte alla rassicurazione di disporre di un approvvigionamento di prodotti essenziali nel medio termine, mentre dall’altra si sollecita in questo modo il consumo».

L'OCST chiede dunque alla Grande Distribuzione, quale «atto di coerenza e di responsabilità», di non aprire i negozi in occasione di questa festività.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE