L’annullamento dei carnevali ambrosiani lascia Renato Dotta “senza lavoro”. Aiuto economico per chi non ha festeggiato
Divertente siparietto in occasione della conferenza stampa di chiusura della 157edizione della manifestazione bellinzonese
BELLINZONA - «Sono veramente dispiaciuto». Re Rabadan, alias Renato Dotta, tende la mano simbolicamente ai colleghi dei carnevali ambrosiani, bloccati dal Coronavirus. Le autorità hanno chiesto l’annullamento delle manifestazioni, per prevenzione. Dal carnevale bellinzonese, che chiude con un ottimo bilancio, potrebbe arrivare un piccolo sostegno economico per gli organizzatori di questi eventi. «Non saranno grandi cifre – puntualizza Flavio Petraglio, presidente del Rabadan –. Ma vogliamo fare sentire la nostra vicinanza a chi non ha avuto la nostra fortuna. Quella del carnevale nella Svizzera italiana è una grande famiglia».
Tanta gioia, ma con rispetto – A Carasso presso la sede del Rabadan c’è grande soddisfazione per i numeri della 157esima edizione del carnevale di Bellinzona. Allo stesso tempo si respira un filo di tristezza per la soppressione dei carnevali ambrosiani. Amareggiata anche la regina Elisa. «È davvero un peccato che altri carnevali non possano svolgersi. Ne avremmo visitati circa una ventina ancora».
Volontariato puro – Il Re e la sua corte restano dunque a piedi. «Sto valutando se andare a timbrare – ironizza Renato Dotta –. Scherzi a parte, sono solidale con tutti i volontari che hanno dovuto rinunciare al loro carnevale. Voglio sottolineare la parola “volontari”. Perché di puro volontariato si tratta».