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CANTONENiente acqua benedetta, né scambio della pace

25.02.20 - 15:21
La Diocesi di Lugano ha deciso di adottare alcune drastiche misure per evitare il propagarsi del coronavirus
Ti Press (archivio)
La Comunione distribuita ai fedeli dal Vescovo Monsignor Valerio Lazzeri
La Comunione distribuita ai fedeli dal Vescovo Monsignor Valerio Lazzeri
Niente acqua benedetta, né scambio della pace
La Diocesi di Lugano ha deciso di adottare alcune drastiche misure per evitare il propagarsi del coronavirus

LUGANO - Omettere il rito dello scambio della pace, ricevere la comunione sulla mano (e non in bocca), togliere l'acqua benedetta dalle acquesantiere. L'allerta coronavirus ha colpito anche la Diocesi di Lugano, che ha deciso di adottare alcune drastiche misure.

Facendo seguito alle indicazioni del Consiglio di Stato e del Medico Cantonale, il Vescovo ha infatti emanato una serie di disposizioni valide per tutto il territorio diocesano (quindi tutto il territorio ticinese). Misure che vanno dalla raccomandazione a tutte le persone impegnate nella distribuzione del Corpo di Cristo ai fedeli di lavarsi accuratamente le mani, alla dispensa dai loro doveri dei presbiteri che avvertono sintomi influenzali.

Ma non solo, perché fino a nuova comunicazione i fedeli potranno ricevere la Comunione solo sulla mano (e non direttamente in bocca) e non potranno più procedere al rito dello scambio della pace. Inoltre, l'acqua benedetta verrà tolta da tutte le acquasantiere.

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