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CANTONEMangiare sano rende felici, e la bilancia non è un incubo

14.02.20 - 06:06
Il rapporto con la bilancia può spesso diventare conflittuale. La coach alimentare Moyra Bernasconi Mantegani ci spiega come mangiare in maniera sana
Pezzani
Mangiare sano rende felici, e la bilancia non è un incubo
Il rapporto con la bilancia può spesso diventare conflittuale. La coach alimentare Moyra Bernasconi Mantegani ci spiega come mangiare in maniera sana

VEZIA - Moyra Bernasconi Mantegani, 51 anni, consulente in educazione alimentare naturale e nutrizione energetica, cerca nella semplicità dei piatti la ricetta del suo lavoro. «Il cibo è una cosa piacevole e non deve essere uno spauracchio o addirittura un antistress».

C'è una “formula magica” per perdere peso?
«L'unica che conosco è quella della costanza. La dieta dovrebbe essere intesa come stile di vita. Non solo come sacrificio per dimagrire, ma anche e soprattutto per favorire un benessere fisico e psicologico. La scelta del cibo sano è basilare, perché ci permette di affrontare la giornata con energia. La perdita di 2 kg di grasso al mese è ottimale».

Attività fisica carente?
«La verità è che stiamo diventando sempre più pigri. Aumentare il movimento quotidiano è già un buon inizio, senza per forza andare in palestra. Usare le scale anziché l'ascensore, parcheggiare l'auto un po' più lontano, passeggiare. Sono piccole accortezze che fanno la differenza a lungo termine. Iniziare a fare qualcosa, anche se sembra poco, è già un passo avanti».

Ogni tentazione è lecita?
«Non direi. C’è un grande eccesso di cibo disponibile rispetto a qualche tempo fa. Il corpo, che è programmato per assimilare riserve di grasso, continua ad accumulare peso in vista di una possibile carestia. Il nostro stile di vita è cambiato, la scomparsa di molti lavori manuali ha favorito la sedentarietà e il corpo fatica sempre più a bruciare le calorie in eccesso. L'Organizzazione mondiale della sanità consiglia un consumo massimo di 25 grammi di zucchero al giorno, ovvero il contenuto di 3 dl di succo di arancia ad esempio».

I dolci seducono soprattutto i più piccoli...
«Per i nostri bambini, e per noi, sono il nemico numero uno! È provato che creano assuefazione e picchi di energia che i bimbi devono in qualche modo scaricare. Un esperimento, condotto su due gruppi, lo ha confermato in pieno. Quelli che avevano consumato un quantitativo esagerato di zuccheri hanno evidenziato problemi di agitazione eccessiva, mentre gli altri che avevano mangiato sano hanno giocato in maniera più pacata. Per questo si consiglia un'alimentazione sana e variegata per i nostri figli, che spesso rifiutano frutta e verdura. Un trucchetto è quello di “nasconderle” all'interno delle pietanze che preferiscono, come ad esempio la pasta o il risotto. Spesso funziona».

Cosa serve in tavola alla sua famiglia?
«La mia cucina si basa sul “Piatto di Harvard”, la stessa filosofia alimentare che viene proposta dal Servizio di promozione e di valutazione sanitaria del Canton Ticino. È un piatto composto per metà da verdure e per la restante metà da un quarto di proteine, spesso dei legumi e per un altro quarto da cereali preferibilmente integrali, conditi con un cucchiaio d’olio d’oliva. Il tutto preceduto da una porzione contenuta di insalata. Il trucco è sentirsi sazi senza eccessi, consumando tanta acqua».

E a colazione?
«La variante classica potrebbe essere una fetta di pane integrale, con l'aggiunta di una porzione di formaggio fresco o di un uovo per le proteine, un frutto e qualche mandorla. Ma ci sono varie possibilità a seconda dei gusti personali e delle stagioni».

Zucchero e pigrizia appesantiscono il Ticino
Svizzera grassa? Secondo uno studio condotto dall’Ufficio federale della sanità, il 42% della popolazione accusa problemi legati ad un peso eccessivo. Nei bambini di età compresa tra i 6-12 anni si riscontra un 15% totale. Il maggior numero di bimbi obesi si trova in Ticino con un tasso del 6%. “Limitare gli zuccheri in maniera drastica e abituare i bambini a spostarsi a piedi è fondamentale”, sottolinea Moyra Bernasconi Mantegani. Il nostro Cantone è in linea con la media nazionale globale (41,4%), ma non si distingue per attività fisica, che le campagne nazionali di prevenzione consigliano in 150 minuti di moto alla settimana. Peggio di noi solo Neuchâtel e Vaud. I costi derivanti dai chili di troppo, che si estendono anche alla poca produttività, all’invalidità o peggio ancora ai decessi prematuri, sfiorano oggi i 10 miliardi di franchi, quando nel 2002 si attestavano a 2,7 miliardi.
M.E.

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COMMENTI
 

Maxy70 4 anni fa su tio
Cito: "... un piatto composto per metà da verdure e per la restante metà da un quarto di proteine, spesso dei legumi e per un altro quarto da cereali preferibilmente integrali, conditi con un cucchiaio d’olio d’oliva. Il tutto preceduto da una porzione contenuta di insalata". Sai che festa! Mi sembra la cucina del penitenziario di Alcatraz! Una bella costata e un bicchiere di Merlot? Peccato mortale?
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