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LUGANO«Licenziato per una filastrocca»

06.02.20 - 11:40
Il sindacato syndicom denuncia l'atteggiamento del Corriere del Ticino nei confronti di un collaboratore
Tipress
«Licenziato per una filastrocca»
Il sindacato syndicom denuncia l'atteggiamento del Corriere del Ticino nei confronti di un collaboratore

MUZZANO - «A seguito della pubblicazione di una filastrocca a pagina 2 dell’edizione no. 48 di Extrasette di venerdì 29 novembre 2019, il management del Corriere del Ticino, senza neppure intraprendere un colloquio chiarificatore, ha inviato disdetta al redattore responsabile della rivista». È quanto fa sapere oggi il sindacato syndicom. «Il licenziamento, nullo poiché dato in tempo inopportuno, è stato seguito da una comunicazione interna, firmata da Alessandro Colombi e Paride Pelli, indirizzata a tutti i collaboratori della redazione nella quale la direzione ha riferito della sua decisione ancor prima di comunicarla al collaboratore».

Al momento syndicom è in attesa di ricevere il dossier completo riguardante il collaboratore, «sollecitato a più riprese ma non ancora pervenuto». Il sindacato sostiene che i motivi addotti dalla direzione «sono falsi e infondati». E afferma di aver cercato una soluzione con il management, «accertando però una totale chiusura».

Nella nota odierna, syndicom ricorda i licenziamenti della scorsa primavera: «Purtroppo il Corriere del Ticino non è nuovo a tale atteggiamento, già dimostrato anche lo scorso maggio licenziando neomamme, padri di famiglia e collaboratori con problemi di salute senza nemmeno aprire un dialogo con il personale e con i sindacati. Questi licenziamenti per di più sono stati preceduti e seguiti dall'assunzione di altre persone». Stavolta - come fa sapere ancora il sindacato - il licenziamento riguarda un collaboratore di 58 anni con due figli ancora agli studi che da oltre 24 anni lavora per l’azienda. «Il collaboratore, delegato sindacale e presidente del settore stampa e media elettronici di syndicom Ticino, si è sempre impegnato nella difesa dei diritti dei giornalisti, della loro formazione e della qualità delle condizioni di lavoro».

Il sindacato parla poi di attacco alla libertà d'opinione e d'informazione, nonché di libertà sindacale. «Allorché il management dovesse decidere di non tornare sui suoi passi, syndicom intraprenderà tutte le azioni necessarie per tutelare il collaboratore».

«Piena solidarietà» - Alla nota di syndicom si aggiunge quella del sindacato svizzero dei mass media (SSM), che «apprende con stupore della volontà di licenziare il redattore, giornalista di provata esperienza, competenza e capacità professionale». L’SSM, a nome di tutti i suoi associati, «esprime piena solidarietà al collega e auspica che le parti in causa possano trovare una soluzione affinché il licenziamento nullo, non venga più pronunciato e lui possa continuare a svolgere le sue funzioni».

L’ATG si propone come mediatrice - L’Associazione ticinese dei giornalisti «sollecita le parti a trovare le modalità per ristabilire un dialogo, anche per verificare la possibilità di riconsiderare un provvedimento che alla luce di quanto si conosce appare molto severo». E si propone come mediatrice in questa vicenda.

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