I clienti dei negozi di lusso danno da fare alla Polizia comunale. Le multe piovono su Suv e "macchinoni"
LUGANO - Bentley, Mercedes, Porsche. Persino una Lamborghini. Nel salotto buono di Lugano i “macchinoni” si fanno notare e non sempre in positivo. Lo dimostrano le foto inviate in redazione da alcuni lettori, indignati per la «sfrontatezza» dei posteggi – in divieto – a due passi dai negozi di lusso.
Il fenomeno non è nuovo e nemmeno così frequente, puntualizza la Polizia comunale. Le auto di lusso attirano l'occhio, ma «non commettono più infrazioni rispetto alle auto normali» assicurano da via Beltramina. E comunque, le multe non guardano in faccia a nessuno.
«Questo genere di comportamento ci viene prontamente segnalato dai commercianti e dagli utenti della strada» spiega il primo tenente Mauro Maggiulli. «Le contravvenzioni vengono elevate regolarmente e gli importi sono tali, da non far piacere a nessuno».
Quello dei "ricchi" che non battono ciglio, insomma, è un mito da sfatare. E lo dimostrano le numerose scuse accampate per scansare le multe: dalla «commissione veloce» alla «visita all'avvocato per lasciare un documento». E naturalmente la «capatina al negozio».
Cosa ne dicono i commercianti? Le sanzioni ai clienti non fanno piacere, certo. Ma «la colpa in caso di multe è unicamente di questi ultimi» commenta il presidente dell'associazione Via Nassa Mauro Tamborini. La quantità di posteggi in centro a Lugano «non è in realtà inferiore al fabbisogno, al contrario di quanto molti automobilisti sembrano pensare».
Il problema è l'informazione, e l'educazione di chi posteggia. «Ci sono persone che non concepiscono di camminare pochi minuti, tra l'auto e il negozio. Noi sensibilizziamo regolarmente i clienti su questo punto. La collaborazione con la polizia, per fortuna, è ottima». Un ulteriore miglioramento è arrivato a fine dicembre, con la posa in piazzetta Luini di una "barriera" di cubi in cemento. Per i furbetti della sosta selvaggia, in centro, la vita si fa sempre meno facile.