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POSCHIAVO (GR)Boom di turisti in Valposchiavo

28.01.20 - 16:04
I pernottamenti sono cresciuti per il quarto anno consecutivo nel 2019: sfondato il muro dei 60'000
Tipress (archivio)
Una veduta panoramica della Valposchiavo con il piccolo villaggio di San Carlo sullo sfondo.
Una veduta panoramica della Valposchiavo con il piccolo villaggio di San Carlo sullo sfondo.
Boom di turisti in Valposchiavo
I pernottamenti sono cresciuti per il quarto anno consecutivo nel 2019: sfondato il muro dei 60'000

POSCHIAVO - Per il quarto anno consecutivo nel 2019 i pernottamenti in Valposchiavo sono aumentati: 2'500 in più rispetto al 2018. Merito di un'agricoltura «all'avanguardia» e della filiera corta "100% Valposchiavo" per il direttore della locale antenna turistica Kaspar Howald.

A dispetto di un franco ancora troppo forte, dei timori per il turismo low cost targato Airbnb e della concorrenza italiana, la Valposchiavo ha dimostrato ancora una volta che puntando sulla genuinità, e quindi sulla promozione del territorio e di ciò che di meglio può offrire, si può essere vincenti, fidelizzando il turista. «Da diversi anni lavoriamo molto bene con la clientela svizzero-tedesca», annota a questo proposito Howald contattato da Keystone-Ats. «Una fra le spiegazioni di questo anno eccezionale - continua il direttore di Valposchiavo Turismo - è da ricercare nell'attenzione accordata alla promozione, nell'impegno verso la comunicazione esterna»: in tre lingue, ossia italiano, tedesco e inglese.

Un successo cercato senza fare sconti sulla qualità, missione possibile in Valposchiavo grazie agli investimenti mantenuti a buoni livelli negli anni dagli albergatori. «Ancora di recente un numero importante di strutture ricettive della regione sono state ristrutturate e ampliate», precisa Howald parlando di un «settore vivo, dinamico e al passo con i tempi».

Per la prima volta dal 2010 oltre i 60'000 - Con un totale di 60’326 pernottamenti registrati da alberghi e pensioni nel 2019 la crescita è stata di oltre 2’500 unità, corrispondenti a un incremento del 4.6% rispetto al 2018. È la prima volta dal 2010, anno eccezionale con i festeggiamenti del centenario della Linea del Bernina, che viene superata la soglia dei 60’000.

La vittoria di un'intera comunità - La qualità dell'accoglienza può però, come le condizioni meteo favorevoli, non bastare ad attirare, e trattenere, la clientela nei Grigioni. In questo senso Howald sottolinea le peculiarità del tessuto economico, con gli sforzi profusi dagli attori locali, sia che si tratti di indipendenti o di piccole-medie imprese attive nell'artigianato o ancora delle aziende agricole, nel saper proporre dei prodotti autentici. «Ravioli, succhi di frutta, pane, salumi e formaggi: i turisti apprezzano le specialità gastronomiche locali. Offriamo una vasta scelta di articoli a chilometro zero, garantita tutto l'anno, che funge in più da stimolo per l'economia locale e per la vita in valle», precisa Howald.

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COMMENTI
 

marco17 4 anni fa su tio
Complimenti. Forse gli enti turistici ticinesi potrebbero imparare qualcosa.
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