I pernottamenti sono cresciuti per il quarto anno consecutivo nel 2019: sfondato il muro dei 60'000
POSCHIAVO - Per il quarto anno consecutivo nel 2019 i pernottamenti in Valposchiavo sono aumentati: 2'500 in più rispetto al 2018. Merito di un'agricoltura «all'avanguardia» e della filiera corta "100% Valposchiavo" per il direttore della locale antenna turistica Kaspar Howald.
A dispetto di un franco ancora troppo forte, dei timori per il turismo low cost targato Airbnb e della concorrenza italiana, la Valposchiavo ha dimostrato ancora una volta che puntando sulla genuinità, e quindi sulla promozione del territorio e di ciò che di meglio può offrire, si può essere vincenti, fidelizzando il turista. «Da diversi anni lavoriamo molto bene con la clientela svizzero-tedesca», annota a questo proposito Howald contattato da Keystone-Ats. «Una fra le spiegazioni di questo anno eccezionale - continua il direttore di Valposchiavo Turismo - è da ricercare nell'attenzione accordata alla promozione, nell'impegno verso la comunicazione esterna»: in tre lingue, ossia italiano, tedesco e inglese.
Un successo cercato senza fare sconti sulla qualità, missione possibile in Valposchiavo grazie agli investimenti mantenuti a buoni livelli negli anni dagli albergatori. «Ancora di recente un numero importante di strutture ricettive della regione sono state ristrutturate e ampliate», precisa Howald parlando di un «settore vivo, dinamico e al passo con i tempi».
Per la prima volta dal 2010 oltre i 60'000 - Con un totale di 60’326 pernottamenti registrati da alberghi e pensioni nel 2019 la crescita è stata di oltre 2’500 unità, corrispondenti a un incremento del 4.6% rispetto al 2018. È la prima volta dal 2010, anno eccezionale con i festeggiamenti del centenario della Linea del Bernina, che viene superata la soglia dei 60’000.
La vittoria di un'intera comunità - La qualità dell'accoglienza può però, come le condizioni meteo favorevoli, non bastare ad attirare, e trattenere, la clientela nei Grigioni. In questo senso Howald sottolinea le peculiarità del tessuto economico, con gli sforzi profusi dagli attori locali, sia che si tratti di indipendenti o di piccole-medie imprese attive nell'artigianato o ancora delle aziende agricole, nel saper proporre dei prodotti autentici. «Ravioli, succhi di frutta, pane, salumi e formaggi: i turisti apprezzano le specialità gastronomiche locali. Offriamo una vasta scelta di articoli a chilometro zero, garantita tutto l'anno, che funge in più da stimolo per l'economia locale e per la vita in valle», precisa Howald.