Lo propone il gruppo UDC in Consiglio comunale per mezzo di un'interpellanza
LUGANO - Dal 2015 a Lugano atti, documenti, estratti e certificati costano di più. Le tariffe erano aumentate nel pieno della crisi finanziaria della Città. E da allora nella maggior parte dei casi si paga dieci franchi in più. Ma è ora di fare un passo indietro, come sostiene il gruppo UDC in Consiglio comunale in un'interpellanza indirizzata al Municipio.
«Siamo consapevoli che la Città di Lugano non è l'unico ente ticinese ad agire in tal senso» si legge nell'atto consiliare. «Gli scriventi consiglieri comunali si chiedono però se Lugano non voglia essere tra le prime Città a tornare sui suoi passi e riportare le tasse di cancelleria a una dimensione più ragionevole».
Il contributo maggiorato non avrebbe più senso ora che «la situazione finanziaria della Città» è migliorata. E anche considerando «la direzione sempre più marcata verso la digitalizzazione della pubblica amministrazione».
Il gruppo UDC chiede quindi a quanto ammontano annualmente le maggiori entrate dovute all'aumento delle tasse di cancelleria del 2015. E se il Municipio sia disposto a entrare nel merito di un abbassamento delle tariffe.