Il Municipio di Ascona risponde al malcontento dei cittadini per la mancata organizzazione del servizio
ASCONA - Lo scorso 1. gennaio la tassa sul sacco è arrivata anche ad Ascona. Ma tra i cittadini c'è malcontento per la mancata organizzazione di una raccolta differenziata della plastica.
Il Municipio non ci sta e in un comunicato odierno si giustifica: la decisione di non raccogliere separatamente la plastica è stata presa «in base alle indicazioni del Cantone e della Confederazione, dato che ad oggi la percentuale di riciclaggio della stessa è contenuta e i benefici della raccolta separata, rispetto ai costi legati al suo smaltimento, non sono garantiti».
Ad Ascona si attende quindi l'esito delle sperimentazioni avviate in altre località ticinesi (tra cui c'è per esempio Bellinzona), dove la plastica può essere separata con un sacco a pagamento. Nel Borgo in riva al Verbano va pertanto ancora «smaltita nel sacco ufficiale o riportata nei negozi dove si è effettuato l'acquisto».
L'Esecutivo comunale coglie l'occasione per segnalare che, nonostante la tassa sul sacco sia entrata in vigore quasi da un mese, «ad oggi purtroppo gli abusi non mancano e spesso vengono smaltiti sacchi non ancora ufficiali». A breve - si legge nella nota - scatteranno i controlli, con tanto di multe.