L’associazione Asp è contraria all’introduzione del principio di sussidiarietà nella Costituzione cantonale
BELLINZONA - Il 9 febbraio è prevista anche una votazione cantonale. Uno dei due tempi è l’introduzione del principio di sussidiarietà nella Costituzione cantonale - appoggiato dal Governo -, in base al quale «le prestazioni erogate al cittadino devono competere alle autorità territorialmente più prossime».
Una posizione non condivisa dall’Associazione per la difesa del servizio pubblico, secondo cui «si intende la ripartizione dei compiti tra enti pubblici ed enti privati». E punta il dito contro l’iniziativista Sergio Morisoli. «È sempre pronto a inserire grimaldelli nel servizio pubblico», si legge in un comunicato stampa.
«A partire da una base legale di questo tipo si squalificano gli enti statali, aprendo ampi spazi alla concorrenza con i privati che possono svolgere la stessa funzione sottopagando i dipendenti, scegliendo solo gli incarichi redditizi, fissando prezzi di mercato senza proporzionalità e progressività secondo la situazione finanziaria degli utenti».
L’associazione accusa Morisoli di volere «fornire un presupposto per indebolire ulteriormente l’educazione, la salute, il trasporto pubblici cantonali». E si schiera contro «lo smantellamento dello Stato da parte degli ideologi del mercato sfrenato».