Entrambi i referendum (cantonale e comunale) hanno raccolto le firme necessarie per andare alle urne. Borradori: «Siamo pronti a scendere in campo per il futuro dello scalo»
LUGANO - «Siamo pronti a scendere in campo per salvare l’aeroporto di Agno». Così Marco Borradori, sindaco di Lugano e presidente del Cda di Lugano Airport, dopo che oggi sono state consegnate 3’838 firme (ne servivano tremila) a sostegno del referendum sulla ricapitalizzazione dello scalo cittadino. E anche dopo che la scorsa settimana ne erano state consegnate oltre 8’300 contro il finanziamento cantonale.
Ora tocca al Cantone e alla Città, che devono verificare tutte le sottoscrizioni valide. Poi sarà fissata la data per la doppia votazione. «Nel rispetto della democrazia, ci siamo astenuti dal fare qualsiasi genere di dichiarazione. Ma nel momento in cui sarà stabilito il proseguimento dell'operazione, cercheremo di far valere le nostre ragioni» ci dice Borradori. E aggiunge: «Anche se lo scalo è in difficoltà, le prospettive di rilancio ci sono e bisogna crederci».
Per i sostenitori dell’aeroporto non sarà di certo un compito facile. «È un tema caldo e delicato, su cui è più facile far passare le emozioni. Anche noi cercheremo di far passare le emozioni, oltre ai dati concreti». Il sindaco e presidente del Cda si dice quindi «moderatamente ottimista», pur ammettendo che si tratterà «di una corsa impegnativa».
Alla fine dei conti, il giudizio popolare «sarà rispettato, ma faremo tutto il possibile perché sia un giudizio favorevole» conclude Borradori.