L'associazione che difende i proprietari di rustici contesta la riscossione a posteriori degli ultimi 5 anni, ma l'Organizzazione Turistica Regionale ribatte: «Il Tribunale ci ha dato ragione»
BELLINZONA - «Abbiamo constatato che possiede l’abitazione di vacanza da svariati anni, per questo motivo inviamo la tassa di soggiorno forfetaria retroattivamente». È una retroattività che ha fatto andare il panettone di traverso a qualcuno quella rivendicata dall’Organizzazione Turistica Regionale Bellinzonese e Alto Ticino. Di sicuro al lettore che ha contattato Tio.ch/20Minuti per segnalare quello che ritiene essere un arbitrio: negli scorsi giorni ha infatti ricevuto la lettera con cui l’OTR gli fattura gli arretrati dal 2014 ad oggi: «Sei anni da saldare in sei rate mensili. Per fortuna nel mio rustico ci sono solo due letti, per cui fanno 140 franchi all’anno. Ma mi immagino una famiglia di quattro persone dover sborsare più di 1’600 franchi... Adesso uno deve ipotecare la baita? Un bel regalo sotto le Feste».
Il tema è caldo, nonostante ci sia una sentenza del Tram che «sulla retroattività ci ha dato ragione. Ci possono essere altri ricorsi pendenti, ma non su questo aspetto» sottolinea Juri Clericetti, direttore dell'OTR Bellinzonese e Alto Ticino. Di diverso parere è tuttavia chi ha promosso la petizione che lo scorso ottobre è stata consegnata alla Cancelleria dello Stato con le firme di 1’225 cittadini che chiedono di modificare la Legge sul turismo. Una Legge che, secondo i promotori, discrimina i proprietari dei rustici. Nel frattempo, lo scorso novembre il gruppo ha dato vita a un'associazione, Upris, che Unisce i Proprietari di Rustici e Immobili Secondari, dal Mendrisiotto alla Valle Bedretto. I letti sono freddi, ma il tema resta rovente. Tanto che Pietro Rusconi, presidente dell’Upris, torna a battere sul tasto che «competeva all’OTR verificare d’ufficio gli elementi suscettibili di tassazione. L’OTR non l’ha fatto e pertanto ora non ha il diritto di tassare retroattivamente un oggetto che per sua negligenza non ha provveduto ad accertare, pur avendone la possibilità». Non è la sola sbavatura a detta di Rusconi che cita anche «la Legge entrata in vigore solo nel 2015. Ammesso e non concesso che sia legittimo il recupero della tassa, non può riguardare il 2014. Chi ha pagato può chiederne il ristorno».
La Legge, replica da parte sua Clericetti, «non ammette ignoranza. Tanto più che esiste dal 2000. Pagando solo gli ultimi 5 anni in realtà molti proprietari hanno risparmiato gli anni precedenti che erano dovuti». Basterà questo argomento a calmare gli animi? C'è da dubitarne.
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