Il 1. gennaio scatta l’obbligo della vignetta su Mappo Morettina e superstrada Stabio-Mendrisio. Il sindaco Samuele Cavadini stoppa chi indica itinerari alternativi: «Finireste comunque imbottigliati»
MENDRISIO/MINUSIO - L’anno della rivoluzione dei trasporti in Ticino rischia di iniziare con una nota stonata. A guastare la sinfonia o meglio l’ouverture della galleria di base del Ceneri, con tutti i benefici che dovrebbe portare alla mobilità, sono i timori innescati da un’altra scadenza. Dannatamente più vicina. Il 1. gennaio 2020 la galleria Mappo-Morettina e la superstrada Stabio-Mendrisio entreranno ufficialmente a far parte della rete autostradale svizzera. Di conseguenza scatterà l’obbligo di vignetta.
Il sindaco boccia l’alternativa - Tutto bene, si fa per dire, se il traffico rimarrà incanalato nei due assi sopracitati. Il suggerimento di un itinerario alternativo, la strada dell'Adorna, per «evitare di incorrere in sanzioni» apparso su varesenews.it rilancia i timori nel già congestionato territorio ticinese. «Riversare il traffico su quelle vie per noi sarebbe deleterio - commenta il sindaco di Mendrisio, Samuele Cavadini -. È comunque un suggerimento da non seguire per non finire in altri intasamenti. Decisamente meglio restare sull’autostrada, che è predisposta per gestire la mole del traffico. Anzi, meglio ancora, è il momento di utilizzare il trasporto condiviso, il mezzo pubblico o i piani di trasporto aziendali. Se un’azienda ne è sprovvista, i dipendenti devono insistere affinché vengano promossi».
Il traffico dalla galleria - Ma non è solo il Mendrisiotto a temere i rimescolamenti del traffico parassitario causati dalla vignetta. Il rischio è ancora più concreto nel Locarnese, dove gli automobilisti senza contrassegno invece della galleria potrebbero imboccare la strada cantonale di via San Gottardo. Sollecitato dal Municipio di Minusio, l’Ufficio federale delle strade (Ustra) nel novembre 2018 aveva stoppato l’ipotesi di una deroga alla vignetta per la Morettina. Ma i timori di allora sono rimasti gli stessi di oggi: «Siamo preoccupati - conferma il sindaco di Minusio, Felice Dafond - e l’abbiamo fatto presente all’Ustra e allo stesso Consiglio federale (sul tema c’è stata anche un’interrogazione dell’allora consigliere nazionale Giovanni Merlini, ndr). Via San Gottardo è già iper trafficata adesso, senza bisogno di traffico parassitario».
La piaga e i cerotti - La situazione a Minusio, e nei comuni limitrofi, è di allerta. Di fronte al niet di Berna, il Comune non è però rimasto inattivo. Il traffico di attraversamento lungo la strada cantonale è di competenza del Cantone, «che - come spiegano dal Comune - ha consolidato i 50 km/h. Abbiamo inoltre ottenuto la posa di asfalto fonoassorbente che dà, per lo meno, l’impressione di avere una minor mole di traffico d’attraversamento». Il Comune, di suo, «è intervenuto sulle vie laterali che potrebbero diventare vie di fuga dal traffico. Abbiamo delle zone 30, dove possibile. Lavoriamo inoltre molto sulla prevenzione con il “radar amico”».