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STABIOUn pannello solare obbligatorio sul tetto delle nuove industrie

19.12.19 - 16:31
Lanciata un’iniziativa popolare comunale che mira a stimolare la posa di impianti fotovoltaici, dopo lo scarso successo dei sussidi negli anni scorsi
Tipress
Un pannello solare obbligatorio sul tetto delle nuove industrie
Lanciata un’iniziativa popolare comunale che mira a stimolare la posa di impianti fotovoltaici, dopo lo scarso successo dei sussidi negli anni scorsi

STABIO - Nel 2013 era stato stanziato un credito di 1 milione per sussidiare gli impianti solari nelle aziende, ma di pannelli nemmeno l’ombra o quasi. E se lo stimolo non basta… ora arriva l’obbligo. È stata infatti depositata oggi un’iniziativa popolare comunale che chiede la costruzione sistematica di impianti fotovoltaici sui nuovi edifici della zona industriale. 

A promuoverla un comitato che si è formato in seno al GUS di Stabio, col sostegno dei Cittadini per il territorio, della Gioventù socialista del Mendrisiotto, nonché dei Verdi del distretto. «È ormai tempo che si cambino le regole del gioco» sostengono gli iniziativisti. Se passasse l’iniziativa,  «sarà considerato normale che uno stabile industriale nuovo o in fase di ristrutturazione sia dotato di un impianto fotovoltaico mentre sarà necessario ottenere una deroga dall’Ufficio tecnico per evitare di costruirne uno». In mancanza di una costruzione dell'impianto solare in proprio «sarà la cittadinanza, attraverso le aziende municipalizzate, a sfruttare la superficie del tetto per produrre energia sostenibile dalla luce del sole».

Un primo test sulla bontà dell’idea saranno le 420 firme che la proposta dovrà raccogliere in tre mesi tra i 2800 aventi diritto di voto nel Comune. L’obiettivo dichiarato è anche quello di «stimolare una discussione sulla produzione locale di energia elettrica in un paese dove il 70-80% dell’energia elettrica è consumato dall’industria ed è costituito da fonti estere sconosciute e probabilmente anche poco sostenibili». Coinvolgimento della popolazione, dunque, ma anche sottolineano i promotori la volontà di spingere «i politici eletti ad essere più audaci nel proporre misure efficaci per affrontare l’emergenza climatica».

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