Sull'inclusione dell'enclave nello spazio doganale europeo dal primo di gennaio, le trattative tra Berna e Roma si stanno sviluppando in senso positivo
BERNA - In merito alla questione di Campione d'Italia, e dell'inclusione dell'enclave nello spazio doganale europeo dal primo di gennaio, le trattative tra Berna e Roma si stanno sviluppando in senso positivo, anche se non si conoscono ancora i dettagli. Lo ha dichiarato oggi a Keystone-ATS il consigliere agli Stati Marco Chiesa (UDC/TI), secondo cui i particolari dell'intesa dovrebbero essere rivelati tra breve.
Bocche cucite - Sui particolari dell'accordo tra la Svizzera e l'Italia riguardante il cambiamento dello statuto doganale di Campione d'Italia - e di come verranno in futuro garantiti i servizi a questo territorio - bocche cucite insomma, ha aggiunto Chiesa, il quale come tutti è stato informato all'inizio della sessione di dicembre dello sblocco di 5,5 milioni di euro da parte di Roma per ripianare i debiti dell'enclave col Ticino. Il problema di Campione verrà regolato tramite uno scambio di note diplomatiche. Rimane da sapere quando.
La deputazione ticinese alle Camere ha incontrato il consigliere federale Ignazio Cassis, titolare del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), il primo di dicembre a Berna per una colazione. Il tema di Campione non sarebbe stato oggetto di discussioni approfondite, come indicato a Keystone-ATS dal consigliere nazionale Fabio Regazzi (PPD).
Imposizione dei frontalieri, dossier «morto e sepolto» - Si è accennato più diffusamente invece all'accordo sull'imposizione dei frontalieri, tema sul quale non ci sono sviluppi da parte italiana. Secondo Regazzi, il dossier è da molti considerato «morto e sepolto». Nemmeno Cassis, ha sostenuto il deputato locarnese, sembra crederci più. In seno alla deputazione, insomma, «vi è rassegnazione».