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LUGANO«Minacce e terrore» al Mercatino di Natale

18.12.19 - 17:25
Fra obblighi di apertura e strutture inadeguate, l'Associazione Mercanti Itineranti si fa portavoce del malcontento dei propri associati
Ti Press (archivio)
«Minacce e terrore» al Mercatino di Natale
Fra obblighi di apertura e strutture inadeguate, l'Associazione Mercanti Itineranti si fa portavoce del malcontento dei propri associati

LUGANO - L’Associazione Mercanti Itineranti della Svizzera Italiana (AMISI) ha deciso di rendere pubblico il malcontento generale dei propri associati, creatosi in queste ultime settimane nell’ambito della gestione del mercatino di Natale di Lugano.

Minacce - Se fino all'ultima gestione, rileva l'AMISI, veniva mostrata flessibilità nell’applicazione delle regole, a dipendenza del prodotto venduto e delle necessità individuali, con la nuova gestione del mercato si è infatti creato un malcontento generale. E le cause sarebbero più di una. Innanzitutto le «continue minacce» lanciate dall’organizzazione (Divisione Eventi e Congressi della Città) o dalla polizia «per diffondere il terrore». Numerosi espositori si sarebbero infatti lamentati per svariati motivi presso l’organizzatore, ma la risposta più frequente sarebbe stata l’invio delle forze dell’ordine con minaccia di sanzioni economiche e future diffide.

Obbligo d'apertura - All'inizio di questa settimana, a causa delle ingenti precipitazioni, alcuni espositori hanno ad esempio ridotto il loro orario d’apertura. Ma subito l’organizzazione ha inviato una mail «minacciosa», ricordando l’obbligo di apertura accettato nel contratto. Nello stesso momento - fa notare l'Associazione - «la Divisione Eventi e Congressi ha annullato tutti gli eventi da loro gestiti durante tutta la settimana, a causa della pioggia».

Strutture inadeguate - L'AMISI lamenta inoltre che le strutture affittate agli standisti sono tutt’altro che adatte alla vendita ambulante, specialmente con il maltempo: «Le casette sono troppo alte per una visualizzazione sufficiente della merce e nei parpai (struttura in legno dal tetto in tela, n.d.r.) entra l’acqua». Non solo, entrambe le strutture sarebbero funzionali solo per pochissimi tipi di merce.

Un problema di concorrenza? - Prima dell’arrivo di queste strutture, il Municipio metteva a disposizione dei commercianti ambulanti dei piccoli gazebi (2x3 metri) che offrivano protezione sia dall’acqua, sia dal sole e che si adattavano a tutte le esigenze. Ora non più, e quindi l'Associazione chiede alla città di fornire ai propri associati delle strutture adeguate, «prendendo in considerazione anche l’opinione di coloro che sono costretti ad usare queste infrastrutture, e non solo l’opinione dei commercianti locali che ci vogliono usare solamente per addobbare la città, evitando qualsiasi possibilità di poter fare loro la concorrenza». Diversità di trattamento che ci sarebbe anche nei confronti dei baretti gestiti dai ristoranti locali che, contrariamente ai venditori ambulanti, «aprono e chiudono quando fa loro comodo».

In conclusione, l'AMISI denuncia quindi un trattamento non uniforme fra i diversi partecipanti alla manifestazione “Città del Natale” e un «accanimento» contro coloro che hanno osato manifestare il loro malcontento, con «minacce e persecuzione» da parte della polizia cittadina.

 

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COMMENTI
 

ctu67 4 anni fa su tio
e num a pagum ...

miba 4 anni fa su tio
Semplicemente ridicolo! Secondo l'AMISI le condizioni sarebbero peggiori che nel campo di concentramento di Yadok in Corea del nord....

Marta 4 anni fa su tio
ormai anche il Natale vien gestito dal famoso Dio-denaro

GI 4 anni fa su tio
ci fosse stato il bel tempo tutto questo non sarebbe avvenuto ??

sedelin 4 anni fa su tio
di grazia, quali sono le "minacce" e il "terrore"?

skorpio 4 anni fa su tio
Per me uguale..tanto non compro niente....anche perche è tutto meno che un mercatino natalizio....
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