Il Municipio risponde all'interrogazione di Robbiani. «Si vuole innescare un processo di cambiamento dal basso verso l’alto» e «ridefinirne missione, visione e valori»
MENDRISIO - All’interno della polizia comunale vi è una situazione di difficoltà. Ad ammetterlo è il Municipio, nella risposta all’interrogazione presentata a metà ottobre da Massimiliano Robbiani. Individuata «l’urgenza», l’Esecutivo cittadino ha deciso di collaborare con una consulente esterna «alfine di ristabilire un clima di lavoro sereno e coeso per tutti».
Quanto fosse grave la situazione è emerso a metà ottobre. Un licenziamento in tronco, una dipendente in malattia in seguito a un’ipotetica aggressione verbale, inchieste amministrative e gravi difficoltà relazionali tra superiori e subalterni.
«Il Municipio ha recepito i segnali del disagio nell’ambiente di lavoro e all’interno del Corpo di Polizia», si legge nella risposta a Robbiani. L’aiuto di una consulente esterna è stato richiesto per «gettare le basi per una soluzione concertata» e «misure concrete».
Dal lavoro condotto dalla consulente, nel frattempo, «sta emergendo un sentimento diffuso di disagio all’interno del Corpo». Il Municipio vuole «innescare un processo di cambiamento dal basso verso l’alto», «ridefinire la missione, la visione e i valori» della Polizia comunale. I collaboratori saranno coinvolti «nella riflessione e nella ricerca del cambiamento per allinearsi al nuovo agire».
Dal canto suo, l’Esecutivo cittadino si dice «pronto a prendere in considerazione e valutare tutte le misure suggerite dalla consulenza in corso». E assicura che la popolazione, nonostante la delicata situazione, è tutelata al 100%.