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CANTONEProcessioni, Cassis: «A Pasqua ci ricordate che “la bellezza salverà il mondo”»

14.12.19 - 19:53
Il Consigliere federale è intervenuto in occasione dei festeggiamenti per l’inserimento delle processioni della Settimana Santa nel patrimonio Unesco
Ti-press (Francesca Agosta)
Processioni, Cassis: «A Pasqua ci ricordate che “la bellezza salverà il mondo”»
Il Consigliere federale è intervenuto in occasione dei festeggiamenti per l’inserimento delle processioni della Settimana Santa nel patrimonio Unesco

MENDRISIO - Il Consigliere federale Ignazio Cassis è intervenuto in occasione dei festeggiamenti per l’inserimento delle processioni della Settimana Santa nel patrimonio Unesco. Per celebrare questo momento storico, la città di Mendrisio ha chiamato a raccolta tutti i cittadini e i simpatizzanti alla cerimonia di scambio degli auguri presso il Centro manifestazioni mercato coperto.

Prendendo parola Cassis ha voluto ringraziare «tutti coloro che per questa vittoria hanno lavorato sodo senza perdere per strada, davanti alle sfide di tutti i giorni, la propria identità. Un pensiero particolare va a Giuseppe Poma, presidente della Fondazione per ben 40 anni: non ha potuto godere di questo successo, ma ne è stato un artefice imprescindibile». Questa tradizione è particolarmente importante perché, citando Dostoevskij, il Consigliere federale è del parere che «a Pasqua ci ricordate che “la bellezza salverà il mondo”».

Il record - Non solo un traguardo, ma anche un record. L’entrata come tradizione immateriale nel patrimonio Unesco delle processioni della Settimana Santa porta una tripletta al Canton Ticino, che con tre patrimoni Unesco – oltre alle Processioni il Monte San Giorgio e i castelli di Bellinzona – è in testa alla classifica nazionale.

Democrazia e dialogo - Le processioni sono state prese come esempio per sottolineare come siano un bellissimo esempio di democrazia della cultura: «Qui a Mendrisio la cultura non è elitaria - continua Cassis - ma popolare e partecipativa. Le processioni sono anche un impressionante esempio di dialogo tra generazioni: da un lato perché coinvolgono persone di ogni ambito ed età, dall’altro perché la tradizione si tramanda nelle famiglie attraverso i secoli».

L’identità - «Per la Svizzera - ricorda il Consigliere federale - le processioni sono la quarta iscrizione nel patrimonio immateriale, dopo la Fête des vignerons (2016), il carnevale di Basilea (2017) e la gestione delle valanghe (2018). Ma non è tutto: abbiamo all’attivo anche due candidature collettive andate a buon fine: l’anno scorso abbiamo ottenuto assieme ad altri 7 Paesi europei il label Unesco per l’arte dei muretti a secco. E pochi giorni fa, assieme alle processioni, è diventato patrimonio immateriale anche l’alpinismo, una candidatura portata avanti da Svizzera, Francia e Italia. Muretti, montagne, vendemmia, maschere, processioni. Non sono fattori secondari, ma tratti distintivi della nostra cultura e della nostra identità. Sono, per l’appunto, veri e propri patrimoni che meritano di essere riconosciuti come tali, in primo luogo da noi stessi, e poi dalla comunità internazionale».

Unesco in Ticino - Il prossimo mese di maggio il Ticino ospiterà la settima riunione interregionale delle Commissioni nazionali per l’Unesco. È la prima volta che questo evento avviene in Europa, e avrà luogo a Lugano, «nel cuore del continente europeo».

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COMMENTI
 

Wunder-Baum 4 anni fa su tio
Bravo ignazio, ben detto !

fakocer 4 anni fa su tio
S'é l'ha stüdiaa cusé stù Cassis par tirà föra tütt ki parol dificil in un'atim....
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