Verrà presentato martedì al Lac e raccoglie alcune delle più importanti indagini che Dick Marty ha seguito nel corso della sua carriera
LUGANO - Arriva in questi giorni nelle librerie "Una certa idea di giustizia" di Dick Marty. Il libro raccoglie alcune delle più importanti indagini che Dick Marty ha seguito nel corso della sua carriera, e che hanno fatto notizia sulla stampa mondiale.
Dal più grande sequestro di eroina in Svizzera alle prigioni segrete della CIA, dal traffico di organi in Kosovo ai diritti umani in Cecenia, le inchieste giudiziarie di Dick Marty hanno toccato numerosi fronti. Una certa idea di giustizia non è solo la cronaca appassionata di quelle inchieste, ma anche la storia di memorabili incontri con delinquenti, vittime, politici (tra cui Fidel Castro, il ceceno Ramzan Kadyrov, Bashar al-Assad e Giulio Andreotti) e con uomini e donne che ogni giorno rischiano la propria vita per difendere i diritti di tutti.
Dedicato a Jobelle, una bambina rinchiusa in un centro di detenzione a Manila, il libro è uscito in francese nel 2018 con il titolo "Une certaine idée de la justice". L’edizione italiana include anche la prefazione di Armando Spataro, Procuratore della Repubblica di Torino fino al 2018 e impegnato da anni nella lotta al terrorismo, alla mafia e alla criminalità organizzata.
Verrà presentato martedì 10 dicembre alle 18.30 a Lugano, nella Hall del LAC, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani. Con Dick Marty dialogherà la giornalista Alessia Caldelari.
L’autore
Nato a Sorengo, nel Canton Ticino, nel 1945, Dick Marty si è specializzato in diritto penale internazionale e in criminiologia. È stato ricercatore presso il Max Planck Institute for International Criminal Law and Criminology, procuratore pubblico del Cantone Ticino, consigliere di Stato e consigliere agli Stati. È stato anche membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, dove ha presieduto la Commissione per i diritti umani. È stato insignito di numerosi riconoscimenti, in Svizzera e all’estero, e nel 2011 ha ricevuto il titolo di Dottore honoris causa dell’Università di Ginevra.