Parte oggi la terza fase della campagna “E lei? Avrebbe detto di sì?”. I consigli della polizia per non cadere nel raggiro
BELLINZONA - Prende il via oggi la terza parte di “"E lei? Avrebbe detto di sì?”, la campagna nazionale di prevenzione sulle cybertruffe, promossa dai corpi di polizia cantonali e comunali. Dedicata al tema dei cosiddetti “money mule”, la fase sarà dedicata in particolare a sensibilizzare la popolazione sui comportamenti corretti da adottare in rete, così da evitare i pericoli legati a questa tipologia di raggiri che trasforma le vittime in colpevoli.
Come funziona? - I criminali cercano, tramite offerte d'impiego allettanti, degli “agenti finanziari” pronti a mettere a disposizione i loro conti bancari. Ebbene, chi acconsente a tali trasferimenti di fondi, senza conoscerne la provenienza e in cambio di commissioni, si rende colpevole - contribuendo al al trasferimento di capitali illegali su conti bancari svizzeri o esteri - di riciclaggio di denaro.
Quattro consigli da seguire
La campagna nazionale di prevenzione è stata lanciata lo scorso 19 giugno. Le prime due fase sono state dedicate alle truffe sulle piattaforme d’inserzioni e alle truffe romantiche. La diffusione di video che tratteranno altri tipi di truffe in Internet continuerà anche nel 2020. Parallelamente saranno promosse diverse azioni di sensibilizzazione nei cantoni, come l'affissione di manifesti pubblicitari, la distribuzione di cartoline, la pubblicazione di articoli su siti internet di prevenzione o l'organizzazione di conferenze.