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Nel villaggio “alla Walt Disney”, affari d’oro in vista

BOSCO GURINNel villaggio “alla Walt Disney”, affari d’oro in vista

29.11.19 - 13:00
La “grande nevicata” a fine novembre lancia la stazione sciistica della località walser. In un luogo sospeso tra miti e leggende, il curioso video di Tio/ 20 Minuti
D.Giordano/Tio.ch
Nel villaggio “alla Walt Disney”, affari d’oro in vista
La “grande nevicata” a fine novembre lancia la stazione sciistica della località walser. In un luogo sospeso tra miti e leggende, il curioso video di Tio/ 20 Minuti

BOSCO GURIN – «Così tanta neve, in questo periodo, non si era mai vista». Giovanni Frapolli, proprietario degli impianti sciistici di Bosco Gurin è pronto a inaugurare la nuova stagione, che scatterà sabato mattina. Con una certezza. «Ci sarà probabilmente “neve buona” almeno fino a fine febbraio». Nel villaggio walser regna un certo entusiasmo in vista della riapertura degli impianti. Lo conferma il video realizzato sul posto da Tio/ 20 Minuti.

Coi piedi al contrario – Un luogo incantato, sospeso tra miti e leggende. Bosco Gurin è conosciuto a livello internazionale per essere la patria del “Weltu”, strani esseri che camminano coi piedi al contrario, folletti, protagonisti di favole e racconti tramandati di generazione in generazione. Una tradizione che aggiunge fascino a un villaggio che già di per sé sembra uscito da un film di Walt Disney.

La popolazione è speranzosa – «Qui se non ci fossero gli impianti sarebbe un mortorio», racconta un signore. «Bosco Gurin è la mia patria. Sono contenta che arrivi del movimento», aggiunge una donna. Euforico un giovanotto del posto. «Sono cresciuto qui e lavoro in zona. Lo sci? È la mia passione. Viva lo sci». Poi c’è la negoziante Lilly. Anche lei è sorridente e cordiale. «Arriverà tanta gente», ci dice mentre ci mostra un libro sulle leggende dei “Weltu”.

L’altro lato della medaglia – Si va alla ricerca di folletti per le viuzze del paesino innevato, situato a 1.500 metri di altitudine. Ci imbattiamo nel sindaco, Alberto Tomamichel. Lui fa l’agricoltore. E storce un po’ il naso sul fatto che la neve sia arrivata in maniera tanto abbondante già a novembre. «È positivo per gli impianti sciistici, certo. Ma per chi come noi lavora la terra è dura. Significa che l’inverno durerà molto di più. Da adesso in poi la possibilità di fare lavori all’aperto sarà limitata. E sarà così fino ad aprile circa».

Neve seguita dalla pioggia – Frapolli capisce, ma resta sulla sua linea. Secondo l’imprenditore, la “grande nevicata” degli scorsi giorni farà bene sia a Bosco Gurin, sia al turismo ticinese. «In alcuni punti del paese sono stati misurati quasi due metri di neve – sostiene –. La cosa curiosa è che in seguito ha piovuto molto. Questo ha fatto sì che la neve finisse per schiacciarsi in maniera compatta».

Un fondo fantastico – La conseguenza? «Abbiamo un fondo fantastico, invidiabile, che dovrebbe reggere per diversi mesi. Bosco, con Airolo (stazione che, a sua volta, apre nell’imminente weekend), è tra le due mete principali di riferimento per lo sci ticinese. Tutti i nostri collaboratori si stanno dando da fare per un inizio brillante. Bosco Gurin sta crescendo, sempre di più. Anche in estate. Questa regione, fortemente depressa dal profilo economico, si sta rilanciando».

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