La super sfida del 21enne verzaschese Nathaniel Livi. Girare l’Europa “low cost” e in modo sostenibile. «Dormo negli ostelli anche con 18 persone, e per strada rimorchio pure». Segui il suo viaggio
VOGORNO – «Undici capitali in due settimane. Spendendo il minimo indispensabile». È la super sfida che si è posto Nathaniel Livi, 21enne di Vogorno, in Valle Verzasca. Per dimostrare che si può viaggiare “low cost” e in modo sostenibile. «Dormo negli ostelli, anche con 18 persone. Uso i mezzi pubblici più convenienti, tipo quelli messi a disposizione da Blablabus, e spesso giro a piedi».
Non fuma e non beve alcol – Il 21enne, che ha sempre lavorato nel ramo della ristorazione, è partito da Locarno domenica 17 novembre in direzione di Parigi. Venti ore di torpedone. «In cui ho dormito e mi sono guardato qualche serie tivù con lo smartphone». Poi Lussemburgo, Bruxelles, Amsterdam, Berlino. Seguiranno Praga, Vienna, Bratislava, Budapest, Zagabria e, infine, Lubiana. «Non fumo e non bevo alcol. Quindi già quelle spese non le ho. Diciamo che in media spendo 50 euro al giorno».
Una colazione abbondante – Anche per il cibo Nathaniel ha poche pretese. «Tendo ad andare in ostelli in cui c’è la colazione compresa. Così inizio alla grande la giornata. Poi mangio qualche frutto, un panino, qualche trancio di pizza. Smaltisco in fretta visto che cammino tanto. Almeno 10 chilometri al giorno. Sono un tipo curioso. Non sono particolarmente appassionato di storia, ma l’arte mi piace, visito tutto ciò che mi è possibile visitare».
Sogna di lavorare in televisione – Il 21enne di Vogorno ha deciso di documentare la sua avventura sui social. Tenendo una specie di diario. «Voglio mandare un messaggio positivo alla gente. E poi amo intrattenere le persone. Un giorno mi piacerebbe lavorare in televisione. Chissà. Sono sempre stato un appassionato di viaggi. Questa pazza idea mi è venuta mentre stavo facendo il corso per ottenere la patente di guida, in Leventina».
Zero problemi di socializzazione – Nathaniel non patisce nemmeno la solitudine. Anzi. «Non ho problemi a interagire e a fare nuove amicizie, mi integro subito. Non parlo bene l’inglese, lo sbiascico. Ma riesco in ogni caso sempre ad arrangiarmi, anche grazie ai traduttori di Google. Quando vedo qualcuno che parla in italiano, inoltre, mi avvicino e socializzo subito».
Le ragazze che gli danno del “figo” – Particolare l’episodio verificatosi a Parigi. Due ragazze lo guardano e una dice “Ehi, che figo quello”. «Io ho risposto spontaneamente “grazie”. C’è stato un po’ di imbarazzo. Non se lo aspettavano che parlassi italiano pure io. Me le sono lasciate scappare. Ma non c’è problema, il tour è ancora lungo. Sempre a Parigi mi è accaduta un’altra cosa assurda. Ero distratto e sono inciampato nella mia valigia, davanti a tutti. I presenti sono scoppiati in una risata generale. Capita anche questo. Prendo tutto con tanta allegria».
L’impresa da seguire
Tio/ 20 Minuti ha deciso di seguire le imprese di Nathaniel Livi via social. Fate altrettanto attraverso la nostra pagina Instagram.