Il progetto per coprire la trincea a nord della stazione di Lugano non fa l’unanimità. E violerebbe addirittura la Legge sulla pianificazione del territorio
MASSAGNO - Da trincea a polmone verde. Il progetto per lo sviluppo della cosiddetta “Città alta”, a nord della stazione FFS di Lugano, permetterà di realizzare il nuovo campus della Supsi e un parco urbano da 10mila m2. Di che fare felici ecologisti e ambientalisti, si potrebbe pensare. E invece no, perché durante la votazione della variante di Piano regolatore intercomunale, sono stati proprio cinque consiglieri comunali dell’area rosso-verde ad essersi dichiarati contrari.
Obiettivi condivisi - «Condividiamo largamente gli obiettivi, edificazione del secondo stabile della Supsi compresa - si legge nel rapporto di minoranza della Commissione delle Petizioni - ma la variante proposta presenta numerose criticità». Aspetti negativi come l’eccessiva estensione delle zone edificabili (più di un terzo della superficie totale) e l’eccessiva volumetria prevista per il secondo edificio del campus.
Numerose criticità - «A nostro avviso una zona edificabile così grande entra in conflitto con quello che dovrebbe essere lo scopo prioritario della copertura: la realizzazione di un parco urbano», argomentano i consiglieri comunali del gruppo PS-Verdi. Zona edificabile che al contrario è ritenuta, secondo l’incarto elaborato dal Municipio, indispensabile per questioni finanziarie.
Più coraggio - Un tesi questa che viene però contestata: «Se davvero si vuole coprire la trincea, allora bisogna avere il coraggio di tirare fuori 12 milioni in più senza dover inserire delle costruzioni residenziali». A tal proposito, i rendering pubblicati dal Municipio vengono giudicati a tutti gli effetti «fuorvianti», in quanto non recano traccia delle «massicce edificazioni» previste: «Si tratta di un’operazione pubblicitaria - si legge sul Rapporto - che mira a convincere la cittadinanza della bontà del progetto»
Violazione della legge - Per quanto riguarda il secondo stabile del campus Supsi, invece, si va ad «appesantire» in modo eccessivo la densità edificatoria della zona. Con un impatto paesaggistico eccessivo. Il rapporto di minoranza sottolinea infine come il progetto andrebbe addirittura a violare la Legge sulla pianificazione del territorio: «Nella variante si vanno infatti a aumentare le zone edificabili, cosa che è proibita dalla moratoria federale», lamentano gli oppositori.