La critica del Consiglio del pubblico della CORSI: «C'era voglia di informazione». Quindi le scuse: «Terremo conto delle osservazioni per migliorare»
LUGANO - «C’era voglia di informazione, ma la RSI non c’era». La critica arriva dal Consiglio del pubblico della CORSI ed è rivolta alla Rsi. Il motivo? Domenica 17 novembre, in Ticino e in altri Cantoni, si votava per il secondo turno delle elezioni per il Consiglio degli Stati. «Inspiegabilmente assente» è stata però la copertura televisiva RSI, che - sottolinea il Consiglio del pubblico - «nel corso del pomeriggio si è limitata a poche brevi parentesi, quando invece il pubblico avrebbe avuto diritto a notizie tempestive, approfondimenti, analisi e reazioni».
Secondo la CORSI, data l’importanza dell’appuntamento elettorale e disponendo la RSI di due canali televisivi, si «fatica a comprendere la scelta operata dalla RSI». Da qui la richiesta all’Azienda di spiegarne le ragioni. «Il servizio pubblico - conclude la CORSI - deve saper raccontare in tempo reale e con qualità ciò che di significativo per la vita delle cittadine, dei cittadini e del Paese avviene sul territorio, investendo le necessarie risorse umane, tecniche, organizzative e attuando le debite scelte editoriali e di programmazione».
La RSI si scusa - «Sin da domenica alla RSI sono giunte diverse sollecitazioni critiche – ultima in ordine di tempo quella del Consiglio del pubblico - sulla copertura televisiva in diretta dello spoglio e dei risultati del ballottaggio per il Consiglio degli Stati», replica a breve distanza la Radiotelevisione svizzera.
Da una parte la RSI si difende: «Abbiamo dato in televisione, in diretta e per primi, il risultato definitivo in tempo reale e abbiamo proposto i commenti a caldo dei protagonisti in due speciali alle 13.34 e alle 14.34».
Quindi spiega e si scusa: «Abbiamo scelto di non seguire l’evoluzione dello spoglio tra il Telegiornale delle 12.30 e lo speciale di un’ora dopo: una valutazione errata, che riconosciamo. Ce ne rammarichiamo e terremo conto di tutte le osservazioni ricevute che sono sempre preziose per migliorare la qualità della nostra offerta».