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CANTONEMaltrattamenti sui bambini, in dieci mesi 14 "casi importanti"

20.11.19 - 06:01
Trent'anni fa la Convenzione Onu sui diritti del fanciullo. L'associazione Telefono Sos Infanzia si occupa di loro: «Dietro a una telefonata c’è un minore che soffre»
Depositphotos - foto d'archivio
Maltrattamenti sui bambini, in dieci mesi 14 "casi importanti"
Trent'anni fa la Convenzione Onu sui diritti del fanciullo. L'associazione Telefono Sos Infanzia si occupa di loro: «Dietro a una telefonata c’è un minore che soffre»

CHIASSO - Era il 20 novembre 1989, esattamente trent'anni fa, quando a New York veniva ratificata la Convenzione sui diritti del fanciullo approvata dall’assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu). E in Ticino c’è chi ne ha fatto una missione di vita: sono i volontari dell’associazione Telefono Sos Infanzia che ascoltano la voce di bambini maltrattati, trascurati e abusati.

Maltrattamenti anche in Ticino - «Da inizio anno a oggi abbiamo avuto 14 “casi importanti” che abbiamo passato alle autorità competenti». A spiegarlo è la voce di Tina Mantovani, una delle volontarie storiche che da trent’anni risponde allo 0916823333. E in un cantone piccolo come il nostro si tratta di un numero non indifferente, senza dimenticare poi che non tutti si rivolgono all’associazione. «Il problema del maltrattamento sui minori c’è. Non ci nascondiamo».

Bambini che soffrono - Ma perché telefonare a degli sconosciuti? «Ci consegnano una confidenza. Chi ci contatta sa che è meno coinvolgente raccontare un fatto al telefono, perché può controllare meglio le emozioni, soprattutto la rabbia. Non c’è lo sguardo. Se ci scelgono come depositari della loro storia è perché hanno bisogno di ascolto». C’è chi si rivolge al numero di telefono dell’associazione, coordinata da Paolo Frangi, per sfogarsi, chi per ricevere consigli, altri in cerca di aiuto concreto.

La collaborazione con le autorità - Sos Infanzia ha l’obbligo di segnalare alle autorità competenti i maltrattamenti gravi di cui viene a conoscenza. A volte, però, non è facile risalire all’identità di chi chiama. «Al telefono offriamo affetto, empatia, li ascoltiamo, valutiamo la telefonata e solo dopo cerchiamo di capire chi è per poi rivolgerci alle autorità. Se hanno alzato il telefono è perché vogliono aiutare un bambino». È lo stesso Paolo Frangi a sottolineare «l’ottima collaborazione» con i servizi sul territorio e la Magistratura. 

Via dai social, si alza la cornetta - In un’era in cui si è sempre connessi, collegati con il mondo tramite Internet e pieni di “amici” sui social network, per Sos Infanzia è ancora fondamentale “restare in ascolto”. «Serve. È attuale, seppure “alla vecchia maniera”. Perché “senti l’altro”. Sai chi chiami, sai che c’è. Non dimentichiamo mai che dietro a una telefonata c’è un bambino che soffre».

Il 20 novembre è una data importante per i bambini. La Convenzione Onu sui diritti del fanciullo risale a 30 anni fa, ma in Svizzera è stata adottata “solo” nel 1997. Sono 196 i Paesi che l’hanno ratificata. In allegato la carta semplificata di 10 diritti fondamentali del fanciullo, realizzata da un gruppo riunito di associazioni - tra cui l’Aspi, Fondazione per l’aiuto, il sostegno e la protezione dell’infanzia - con il Cantone. Su www.gruppo20novembre.ch una serie di eventi con tema i diritti dei bambini. 

L'associazione Telefono Sos Infanzia il 20 novembre consegna il premio Mari, istituito in onore del pioniere e fondatore Federico Mari, deceduto il 17 novembre 2017. Il riconoscimento viene assegnato alle associazioni attive nel sostegno a minori in ambito sia locale che internazionale, con particolare attenzione al volontariato.

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10 diritti del fanciullo
COMMENTI
 

SosPettOso 4 anni fa su tio
"...Fare una legge e non farla rispettare equivale ad autorizzare la cosa che si vuole proibire. - (Richelieu)..." La Svizzera firma le convenzioni ma poi non fa nulla per rispettarle. Il diritto di famiglia viene amministrato dalle ARP che tramandano una visione sessista (i bambini vengono affidati a un solo genitore che nel 95% è la madre) e dei diritti dei fanciulli se ne fanno beffe.
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