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CANTONEInfanzia rubata, la Chiesa evangelica «chiede perdono»

12.11.19 - 10:38
La CERT ha ascoltato Sergio Devecchi, pedagogista in pensione, che ha scritto un libro sull'affido coatto e l'esperienza di 17 anni in istituti per minori in Ticino e nei Grigioni
TiPress - foto d'archivio
Sergio Devecchi, pedagogista oggi in pensione, ha scritto un libro sulla sua infanzia rubata a causa di un affidamento coatto. La Chiesa evangelica riformata «chiede scusa e perdono».
Sergio Devecchi, pedagogista oggi in pensione, ha scritto un libro sulla sua infanzia rubata a causa di un affidamento coatto. La Chiesa evangelica riformata «chiede scusa e perdono».
Infanzia rubata, la Chiesa evangelica «chiede perdono»
La CERT ha ascoltato Sergio Devecchi, pedagogista in pensione, che ha scritto un libro sull'affido coatto e l'esperienza di 17 anni in istituti per minori in Ticino e nei Grigioni

ASCONA - «Il sinodo della Chiesa evangelica riformata in Ticino (CERT) chiede scusa e perdono alle vittime» di misure coercitive a scopo assistenziale e di collocamenti extrafamiliari. È una presa di posizione chiara quella della CERT. Una dichiarazione che segue il sinodo del 9 novembre, in cui è stata ascoltata la testimonianza di Sergio Devecchi, pedagogista oggi in pensione che ha passato i primi 17 anni di vita in istituto a seguito di un affidamento coatto.

La storia - Devecchi ha scritto un libro sulla sua storia, pubblicato originariamente in tedesco nel 2017 (“Heimweh”, Stämpfli Verlag) e presentato in italiano a fine maggio (qui l’intervista di tio/20minuti). Era il 1947. A soli sei giorni di vita Sergio Devecchi, figlio illegittimo, è stato sottratto alla madre e collocato in istituti per minori in Ticino (Pura, Bellinzona, Pollegio) e nei Grigioni. Istituti in cui ha subito maltrattamenti di ogni sorta, dalle botte agli abusi sessuali da parte di un collaboratore. Da adulto ha deciso di studiare pedagogia ed è diventato educatore.

La posizione della Chiesa - Il Sinodo della CERT, si legge in un comunicato stampa diffuso in mattinata, «ha ascoltato con profonda commozione la testimonianza del signor Sergio Devecchi che ha chiamato in causa direttamente la nostra Chiesa». Il suo affido, infatti, «è avvenuto in collaborazione con un pastore della Chiesa evangelica riformata nel Sottoceneri». Ne è seguita una richiesta pubblica di «perdono» da parte della CERT, che assicura di «impegnarsi affinché situazioni analoghe non si ripetano», integrando «questa tematica dolorosa all’interno del proprio insegnamento» così da restare «come parte della nostra memoria».

Le vittime - La Chiesa evangelica riformata ha iniziato un processo di «presa di coscienza» a partire dal 2014 quando l’Autorità federale si è chinata sul problema. «Le persone colpite da queste misure sono state vittime di sfruttamento economico, di violenze, di abusi sessuali perpetrati da chi avrebbe dovuto crescerli, accudirli ed educarli: personale laico e religioso degli istituti, maestri, preti, pastori».

«Non ignorare le responsabilità» - Nel suo comunicato pubblico, la CERT sottolinea di essere in «Chiesa di diaspora, Chiesa di minoranza». Nonostante «nel dibattito pubblico l’attenzione si sia concentrata sugli abusi perpetrati da rappresentanti della Chiesa Cattolica, Chiesa di maggioranza», la CERT però «non ignora le sue responsabilità». E ammette che «i contorni di queste vicende» sono rimasti «a lungo coperti da un colpevole omertoso silenzio».

La Chiesa in politica - Alla luce di quanto emerso durante il sinodo, la CERT ha deciso di sostenere la proposta di modificare la Legge federale sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981 (LMCCE) «in modo che la somma non elargita per i contributi di solidarietà alle vittime, non rifluisca nelle casse della Confederazione, ma sia destinata ad un aiuto duraturo alle vittime, mediante il finanziamento di terapie per il trattamento dei disturbi post-traumatici di cui soffrono».

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COMMENTI
 

volabas 4 anni fa su tio
Tutta la mia solidarieta' e ammirazione per questo uomo.

volabas 4 anni fa su tio
Dopo aver creato il mondo, prima cosa bella, poi ha creato la sua prima cosa brutta, la chiesa, con tutti gli optional deleteri che questa si è portata dietro nei corso dei secoli
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